La 1^ edizione “aperta” di Terra Madre Salone del Gusto

Il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto 2016 è fortemente significativo per la filosofia di Slow Food, perché Voler bene alla terra, custodendo l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti.
Così Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, presenta il leitmotiv dell’appuntamento di settembre. «Insieme a produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie, vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni».
«Il 2016 è un anno simbolico per Slow Food: l’associazione festeggia i 30 anni in Italia e il Salone del Gusto ne compie 20, quindi quale occasione migliore per voltarsi indietro ma soprattutto rivolgere uno sguardo al futuro? – aggiunge Daniele Buttignol, segretario generale di Slow Food Italia –. Voler bene alla terra è il fil rouge che da sempre guida le nostre attività e i nostri progetti: lo facciamo insieme alla nostra rete sul territorio creando 10.000 Orti in Africa e centinaia di Presìdi, catalogando i prodotti in via di estinzione e portandoli a bordo dell’Arca del Gusto, sostenendo i Mercati della Terra, promuovendo un’alimentazione sana con gli orti scolastici e consigli per fare la spesa in modo consapevole. Durante Terra Madre Salone del Gusto vogliamo ribadire la sfida futura di Slow Food: un cibo buono pulito e giusto deve essere un diritto di tutti!».

Oltre a conoscere i produttori di piccola scala presenti nel Mercato e i molti Presìdi Slow Food, che condividono i princìpi alla base dell’associazione della Chiocciola, non mancano le proposte per chi vuole fare il contadino: numerosi gli incontri con i 5000 delegati di Terra Madre provenienti da tutto il mondo con cui condividere consigli ed esperienze e le occasioni in cui ricevere indicazioni pratiche per avviare la propria azienda agricola, confrontandosi con chi segue lo stesso percorso di vita. 
Moltissimi gli appuntamenti e gli spunti per chi vuole avvicinarsi al cibo in modo consapevole, trasformandosi in quello che Slow Food chiama co-produttore: chi non si limita ad acquistare ciò che mangia, ma ne condivide i princìpi, conosce le tecniche di produzione e trasformazione e sceglie in modo consapevole. Ecco allora che negli incontri dedicati a Slow Meat si promuoverà un consumo consapevole di carne, imparando insieme a sceglierla e ridurne le quantità, mentre sotto il cappello di Slow Fish si discuterà di sfruttamento delle specie ittiche e di alternative da portare sulla nostra tavola. Riflettori puntati su Slow Beans, il progetto dedicato ai legumi e alle loro moltissime proprietà nutrizionali, a cui la Fao ha dedicato nel 2016 il suo anno internazionale. E poi ancora il ruolo delle api per la tutela della biodiversità, ma anche le forme di spesa sostenibile, come i gruppi di acquisto solidale e i mercati contadini.
Per capire come voler davvero bene alla nostra terra, però, non c’è modo migliore se non imparare a conoscerla da vicino facendo un vero e proprio orto. Le attività di Slow Food Educazione a Terra Madre Salone del Gusto saranno principalmente dedicate a questo, con laboratori per coinvolgere scuole e famiglie in momenti ludici e benefici sia per il pianeta che per la nostra salute: imparare a fare il compost, a scegliere le verdure di stagione, a prendersi cura dei semi. 

«Possiamo assicurarvi che Terra Madre Salone del Gusto, organizzato da Slow Food con Serena Milano, sarà un evento davvero unico! Non solo per il programma, completamente rinnovato, ma anche perché per la prima volta coinvolge alcuni luoghi simbolo della città e non solo: il Parco del Valentino ospita il Mercato, il Borgo Medievale gli appuntamenti di educazione per adulti e bambini, il Castello del Valentino gli incontri dei delegati della rete di Terra Madre. E poi, ancora: conferenze al Teatro Carignano, Laboratori del Gusto al Circolo dei Lettori e alla Mole Antonelliana (Museo Nazionale del Cinema), e molto altro (coinvolgendo anche il Museo Egizio, la Reggia di Venaria Reale, il Castello di Racconigi e Palazzo Reale)», ha concluso Buttignol.

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