Chi possiede orecchi metafisici e padiglioni antropologici dovrebbe riuscire a sentire il dialogo fra le enigmatiche sculture lignee dell’arte africana tradizionale, a cavallo tra ottocento e novecento e le opere pittoriche e scultoree dei maggiori artisti africani contemporanei che sono il cuore dell’esposizione organizzata dal MACIST di Biella e curata da Anna Alberghina e Bruno Albertino, il vernissage è previsto sabato 16 settembre intorno ale 17.
Una quarantina di sculture e una quindicina di pitture su tela, eleganti maschere in legno, statue di eroi e divinità, affascinanti feticci e pregevoli acrilici su tela sono il prezioso tesoro di “Arte Africana”, un mostra dove verranno illustrati i grandi temi dell’arte africana tradizionale, in un sottile equilibrio tra aspetto etnografico e componente estetico – formale. Le sculture di arte africana tradizionale presenti fanno parte della ricca collezione dei curatori della mostra: Anna Alberghina e Bruno Albertino, medici torinesi, infaticabili viaggiatori, noti studiosi e collezionisti d’arte africana.
Gli artisti africani contemporanei provengono dall’Africa Orientale, in particolare da Tanzania e Kenya: George Lilanga, Omari Saidi Adam, Mustafa Yusufu, Issa Saidi Mitole, Maurus Michael Malikita, Rubuni Rashidi, Hasani Thabiti Mchisa, Mohamed Charinda, Cartoon Joseph. Una piccola ma interessante selezione di un vivace movimento artistico in continua espansione.
Il “Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze”, nasce da un’idea del maestro Omar Ronda, dalla sensibilità di alcuni collezionisti e molti artisti di fama internazionale che hanno deciso di donare e di mettere a disposizione le proprie opere con il fine di sostenere le attività di prevenzione, cura e ricerca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia, da ben 36 anni impegnata nella lotta contro i tumori.
M.A.C.I.S.T. via Costa di Riva, 11 – 13900 Biella (Italy).
www.macist.it