Ascoltando il suono della città, nella sua zona storica, centrale e ricca d’atmosfera, Gazzetta Torino vuole farvi conoscere il balcone più cool d’Italia. Così è inserito nella guida Lonely Planet il balconcino che si affaccia sul cortile di via dei Mercanti 3.
Un concerto insolito che i “Maksim Cristan con la Spada” – gli MCCS – insieme a sempre nuovi artisti (poeti, musicisti e attori), offrono dal balcone di casa loro a residenti e passanti ogni domenica pomeriggio alle 16.
Il concerto “punk lirico” giunto alla 71esima esibizione è ormai un appuntamento appurato che fa parte della Torino sempre più “città metropolitana”.
Un concerto senza regole dove la scaletta scarabocchiata su un foglietto bianco è appesa ai fili della biancheria, la console e il mixer appoggiati sulla lavatrice posta sul balconcino pericolante e senza ringhiera. Un concerto “punk lirico” dove la spontaneità, la gioia e la passione per l’arte fanno paura. E questo che spiega Maksim facendoci vedere un fucile giocattolo puntato sul pubblico dalla finestra di casa. L’arte fa paura.
Nel cortile un cartello recita “il cortile non è una discarica“, allora il trio (chitarra elettrica, batteria, voce lirica) lo fa diventare teatro e per un paio di ore il cortile di Via dei Mercanti si trasforma in un teatro a porte aperte, per i condomini e per i passanti. Nessun problema con i condomini che sin dalla prima esibizione di due anni fa hanno apprezzato e condiviso le canzoni degli MCCS.
Abbiamo chiesto a Daria Spada informazioni sui curiosi testi delle canzoni del loro CD dal titolo PENE NERO.
“Il nostro è un gruppo che si fonda sul tentativo di provocare per poterci guadagnare un piatto di minestra facile. Il CD autoprodotto viaggia sul tema della provocazione rispetto ai non luoghi della discriminazione. La canzone “pene nero” è un allusione al razzismo nei confronti dei neri.
Mentre la seconda canzone proposta oggi è l’inno del popolo Rom, riconosciuto dalle nazioni unite nel ’71 . Inno mutilato dal fatto che i Rom non abbiano uno stato una nazione, ma con una storia bellissima. L’inno è stato scritto ad Auschwitz da due minorenni che comunicavano da una capanna all’altra. Nel testo infatti ci sono parole d’amore ma anche di odio verso la bestia nera dell’olocausto”
Il “concertino dal balcone”, così come lo chiamano, è una sperimentazione anche per loro, un giocare a carte scoperte.
I protagonisti:
Maksim Cristan, scrittore, autore teatrale, immigrato in Italia nel 2001, fino al 2006 ha vissuto da clandestino come scrittore di strada. Vive a Pola, Zagabria, Milano, Lecce, Bari, Berlino e Torino. Ha pubblicato il romanzo “Fanculopensiero”, Feltrinelli, 2007. Scrive per il settimanale “Internazionale”. E’ autore della commedia “Chi sono”, in scena nel Tyatrom Theater di Berlino; collabora allo spettacolo teatrale “Fanculopensiero-stanza 521” prodotto dal teatro Cerchio di Gesso, Foggia. Dal 2006 compone e interpreta concerti a sfondo sociale, in collaborazione con vari musicisti italiani. Già ospite di Rai tv, La 7 tv, Sky tv; a marzo ospite del programma Fahrenheit di radio 3 per una settimana.
Daria Spada, cantante lirica, si forma al Conservatorio Verdi di Torino. Si laurea in Scienze della Comunicazione con una tesi in Etnomusicologia e lavora come organizzatrice per il teatro Kismet di Bari, occupandosi di arte civile presso l’Istituto Penitenziario Minorile Fornelli.
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