In un contesto come quello del Sud Sudan, già di per sé grave, l’emergenza aumenta le difficoltà. Si riscontrano: il raddoppio delle emergenze sanitarie, la mancanza di acqua potabile, situazione igienica precaria, scarsità di cibo. Le ripercussioni sulla situazione sanitaria sono inevitabili: rischio colera, infezioni respiratorie e intestinali, aumento dei casi di malnutrizione, oltre all’aumento di ferite di arma da fuoco e ustioni. Il CCM, onlus fondata nel 1968 da un gruppo di medici torinesi e presente in molti paesi del Corno d’Africa, lavora anche in questo contesto. Lo fa perché crede che il diritto alla salute debba appartenere ad ogni essere umano a prescindere dal luogo di nascita.
Il Sud Sudan è stato preda di una guerra civile, che ha lo devastato per quasi quarant’anni fino alla sua indipendenza nel 2011, e che purtroppo ha ripreso con forza le sue violenze nel dicembre 2013.
I dati sulla condizione sanitaria del paese sono drammatici: è attualmente il Paese con il tasso di mortalità materno-infantile più alto al mondo. La situazione in questi mesi è diventata ancora più drammatica. Gli operatori sanitari locali del CCM, la maggior parte dei quali sud sudanesi, kenioti e ugandesi, sono 300 in tutto il Sud Sudan: medici, ostetriche, nutrizionisti, infermieri, tecnici di laboratorio che operano ininterrottamente. Alcuni dati fanno riflettere sulla situazione che stanno affrontando: ad esempio, dal 16 dicembre ad oggi nel centro di salute gestito dal CCM a Mingkaman, villaggio della contea di Awerial dove migliaia di rifugiati stanno cercando riparo accampandosi sotto gli alberi, le visite ambulatoriali sono più che raddoppiate, in particolare quelle a bambini sono i 5 anni di età. Le infezioni intestinali sono quintuplicate, con numerosi casi di diarrea acuta. Infine, i casi di malnutrizione stanno crescendo esponenzialmente e il lavoro della nostra nutrizionista Florence procede senza tregua: controlli, somministrazione di preparati altamente nutrienti, riferimenti ai centri di ricovero per i casi più gravi.
Per saperne di più: www.ccm-italia.org
Per sostenere il CCM nella risposta all’emergenza. Per sostenere le attività del CCM a favore della popolazione del Sud Sudan: C/C POSTALE N. 13404108 oppure C/C bancario IBAN IT 82 O 03359 01600 10000000 1735 c/o Banca Prossima, causale Emergenza Sud Sudan, intestato a CCM – Comitato Collaborazione Medica. Oppure tramite donazione on line.
Silvia Trentini