Voluti dal duca Emanuele Filiberto a fine Cinquecento i Giardini Reali, possiedono i caratteri tipici del giardino manieristico. Ma è tra il 1697 e il 1702 che, su progetto dell’architetto paesaggista André Le Nôtre, il creatore del giardino alla francese, che De Marne trasforma l’impianto del giardino assecondando il modello francese.
Nel periodo napoleonico il giardino acquisisce il rango di Giardino Imperiale, vi vengono portate dalla reggia di Venaria le statue delle Quattro Stagioni, scolpite da Simone Martinez, e alcuni vasi in marmo opera dei fratelli Collino. Questi elementi, sostituiti da copie per ragioni conservative, ne connotano tuttora l’allestimento, caratterizzato anche dalla grande fontana realizzata dallo stesso Martinez. Negli anni Venti del secolo scorso, con la realizzazione della strada veicolare, viene attuata la separazione del giardino in due parti: quella più prossima al palazzo e quella situata sul bastione di San Maurizio, di fatto avulsa dall’organismo unitario del complesso.
Chiusi al pubblico e inconcepibilmente abbandonati dal 2011 ora, a seguito del protocollo d’intesa tra la Città di Torino e i Musei Reali di Torino per la riqualificazione e la valorizzazione dovrebbero ritornare fruibili e aperti. La delibera che approva l’accordo – proposta dagli assessori al Patrimonio, Gianguido Passoni, e all’Ambiente, Enzo Lavolta – ha ottenuto questa mattina il sì della Giunta.
“Obiettivo del protocollo – ha spiegato Passoni – è procedere alla riqualificazione dei Giardini Reali nel contesto del Polo Reale e della ex Cavallerizza Reale, in modo da inserire l’intera area verde nel circuito culturale e turistico della città, integrandola nel tessuto urbano e nel contesto monumentale e architettonico circostante. Si mira alla sua valorizzazione non solo come parco urbano, ma – sottolinea l’assessore – come snodo di collegamento tanto con i Giardini Reali Superiori quanto con gli spazi della ex Cavallerizza Reale.”
L’intervento consentirà di ripristinare i collegamenti pedonali della vietta Roma con la via Rossini e con i Giardini Reali e di ristabilire la continuità e la percorribilità dell’intero sistema dei Giardini collegando, attraverso il percorso dei bastioni, la Cavallerizza alla piazza Castello e all’area delle Porte Palatine. Per la realizzazione dei lavori nei Giardini Reali Superiori, Palazzo Civico destina la somma di 100mila euro. A fronte dell’intervento di sistemazione curato dalla Città di Torino, il protocollo prevede che i Musei Reali di Torino si impegnino ad aprire gratuitamente al pubblico l’area verde.
L’occasione è legata alla presenza del 53° Congresso Mondiale IFLA – International Federation of Landscape Architects, che si terrà a Torino, dal 20 al 22 aprile 2016 e riunirà oltre 2.000 professionisti del paesaggio provenienti da tutto il mondo: architetti, agronomi, ingegneri, tecnici delle Pubbliche Amministrazioni europee, politici e amministratori. Il congresso è organizzato da AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio,
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