Oggi è il gran giorno del Polo del ‘900. Inaugura un progetto ambizioso, negli intenti desidera essere di rilevanza nazionale e forse ci riuscirà. Una scommessa culturale, sociale, e architettonica perché la sede è frutto di un restauro del complesso settecentesco dei Quartieri Militari Juvarriani: i Palazzi San Celso e San Daniele.
Torino prova a dare una casa al ‘900. Un’operazione che lega storia, pensiero, letteratura, politica e che per sua natura non potrà mai essere completa. Allo stesso modo nessuno ci aveva mai provato e tentare di realizzarlo merita considerazione.
A disposizione del pubblico, degli studenti e degli studiosi oltre 3.000 metri quadrati, 540 metri quadrati di cortile utilizzabili per eventi, 1 biblioteca con due sale di lettura e 100 postazioni, 1 sala conferenze, 1 spazio polivalente per mostre ed eventi, 3 aree didattiche, 50 metri quadrat i destinati ai bambini, 1 mostra permanente (Torino 1938-1948) e 1 rifugio antiaereo, risalente alla seconda guerra mondiale, visitabile. Il lavoro dei bibliotecari e degli archivisti ha portato all’integrazione dei patrimoni dei singoli enti in un’unica collezione che vanta più di 300.000 monografie e fondi archivi- stici, 28.000 audiovisivi, 127.600 fotografie, 650 metri quadrati di depositi, 7 chilometri lineari di archivi. Nei mesi successivi è prevista l’apertura di un bar e del bookshop. Impressionante la mole di materiale che contiene e che si potrà consultare e studiare.
Il Polo del ‘900 prende forma giuridica come Fondazione, è il frutto di una progettazione condivisa nel corso degli ultimi anni tra i soci fondatori: Città di Torino, Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo e gli enti culturali partner, risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, non persegue fini di lucro e non può distribuire utili.
E se il ‘900 pesa su chi e cosa siamo oggi, ad alleggerirlo ci hanno pensato i manifesti di presentazione per l’inaugurazione. Veramente molto pop, terribilmente brutti, ma altrettanto coraggiosi.
Questi i componenti, ad oggi, del Polo del ‘900.
ARCHIVIO CINEMATOGRAFICO DELLA RESISTENZA
CENTRO INTERNAZIONALE PRIMO LEVI
CENTRO STUDI GOBETTI
FONDAZIONE DONAT–CATTIN
FONDAZIONE ISTITUTO PIEMONTESE A. GRAMSCI
FONDAZIONE VERA NOCENTINI
ISTITUTO PER LA MEMORIA E LA CULTURA DEL LAVORO
ISTITUTO SALVEMINI
ISTITUTO DELLA STORIA DELLA RESISTENZA
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA
RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
UNIONE CULTURALE ANTONICELLI