Ancora pochi giorni, fino a venerdì 20, poi i quadri di Mario Berrino, dal salone di Palazzo Cisterna di via Maria Vittoria (sede della Città Metropolitana) torneranno ad Alassio. Berrino, è stato un bravo pittore ricco di suggestioni impressioniste e le figlie Luisella – fino a poco tempo fa storica voce di Radio Montecarlo -, Angela e Marina, che si occupano delle gallerie di Alassio e Montecarlo, hanno portato le sue opere a Torino per una mostra: ”Un mare di colori”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Mario Berrino per il Muretto di Alassio e il Centro Pannunzio.
Le opere di Mario Berrino trasmettono il senso e la quiete riflessiva di chi sa osservare il luogo in cui vive, come fosse il Palomar di Calvino, non solamente la capacità di guardare, bensì la voglia di farlo, cogliere e catturarlo con la luce di un colore che è il corrispettivo di un pensiero o un silenzio. Per Palomar osservare il mondo significava capirlo nel suo muoversi, nei suoi dettagli. «vedere un’onda, cogliere tutte le sue componenti simultanee senza tralasciarne nessuna»
Berrino (1920-2011) aveva in sé questa luce, che traspare dai suoi quadri dai colori vivaci, con mari ampi e grandi cieli, regalati alla tela da una stupenda isola Gallinara dal titolo “Alassio, veduta” (lungo 2 metri e alto 1) ai movimentati dipinti delle barche a vela in regata, dai placidi “Ritorno al tramonto” di una famigliola sul moscone a remi (1984) e “Meditazione” di una giovane signora (si intuisce) sulla sabbia, seduta su una sdraio azzurra e ritratta di schiena mentre guarda il mare, all’animato mercatino galleggiante di Bangcock, ritornando a una splendida Alassio “ripresa” dall’alto, con tetti e ombrelloni colorati sulla spiaggia.
Non solo pittore. Mario Berrino, con i suoi tre fratelli, è stato proprietario del Caffè Roma e del suo Roof Garden, dove si sono esibiti i più bei nomi della musica leggera, dello spettacolo e della TV: Celentano, Mina, Ornella Vanoni, Walter Chiari, Wanda Osiris, il Quartetto Cetra, Domenico Modugno, un giovane Pippo Baudo, Sandra Mondaini, per citarne alcuni. Berrino si è inventato il Muretto d’Alassio, creato con il consenso del romanziere americano Ernest Hemingway, fermatosi a sorseggiare un Rum di suo gradimento (per marca e stagionatura) proprio al Caffè Roma e, fattosi spiegare da Berrino idea e concetto – quello di portare in vista le firme dei grandi personaggi transitati nei due locali – approvò con entusiasmo il progetto, firmato la prima famosa piastrella.
Più tardi ha creato Miss Muretto fra le elette due presentatrici della Rai: Maria Teresa Ruta e Simona Ventura. Il sindaco Piero Fassino e l’artista Ugo Nespolo erano presenti al vernissage, per firmare anch’essi le mattonelle che il Muretto ospiterà. Grazie all’estro di Berrino i quadri esposti a Palazzo Cisterna traspirano luce, allegria, serenità. Un gabbiano che volava alto.
Per i ritardatari uno spettacolo da non perdere! (Orario: dalle ore 10 alle 18)