Dodici concerti per la stagione sinfonico-corale del Teatro Regio con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio e la Filarmonica Teatro Regio Torino. Grandi direttori e solisti di fama internazionale per dar vita a una serie di appuntamenti che affiancano e completano la Stagione d’Opera e di Balletto 2016-2017: un’offerta a tutto tondo nella quale si potrà conoscere e approfondire il genio creativo dei compositori in cartellone. Concerti, sinfonie, musica da film, lieder, poemi sinfonici, e una prima italiana: La giusta armonia di Fabio Vacchi; una Stagione che si preannuncia quanto mai prestigiosa, con brani che coprono quattro secoli di storia della musica, dal Barocco al Classicismo, dal Romanticismo al Contemporaneo, con un focus su due grandi autori della Mitteleuropa di fine Ottocento: Gustav Mahler e Richard Strauss. Dei dodici appuntamenti, dieci saranno con l’Orchestra del Teatro Regio – in quattro occasioni ci sarà anche la partecipazione del Coro del Teatro Regio – e due con la Filarmonica Teatro Regio.
Gianandrea Noseda, nominato Best Conductor of the Year 2016 all’International Opera Award, darà il via alla Stagione con il concerto del 22 ottobre, sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio. Solista, il giovane Jan Lisiecki, pianista canadese di appena ventidue anni, già vincitore di un Gramophone Award e osannato dalla critica internazionale come uno dei migliori pianisti degli ultimi anni, che interpreta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58 di Ludwig van Beethoven, il più classico ed equilibrato dei cinque scritti dal compositore tedesco. Segue la Sinfonia n. 2 op. 12 di Alfredo Casella, in prima esecuzione a Torino. Noseda – il più importante e riconosciuto interprete della musica di Casella – ha diretto e registrato più volte la Sinfonia n. 2, restituendo in maniera finissima la complessa trama che fa di questa partitura un caposaldo della letteratura sinfonica italiana del primo Novecento. I
l programma del concerto prevede anche l’esecuzione in prima italiana de La giusta armonia, partitura di Fabio Vacchi composta nel 2006 nell’ambito delle celebrazioni mozartiane per il 250° anniversario della nascita del compositore. La partitura per orchestra e voce recitante, che in questo caso sarà quella dell’attore Sandro Lombardi, utilizza testi di Franz Heinrich Ziegenhagen, filosofo e letterato di Strasburgo che collaborò con Mozart. Il brano di Vacchi è un omaggio alle utopie dell’Illuminismo, tradotte in una gioiosa apoteosi di musica che si materializza nel rutilante finale de La giusta armonia.
Il 25 novembre, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo magistralmente istruito da Claudio Fenoglio, il direttore Pinchas Steinberg, gradita presenza nel nostro Teatro, dirige un concerto dedicato a tre compositori di scuola francese attivi tra Otto e Novecento. Apre il concerto l’ouverture dall’opera Le Roi d’Ys di Édouard Lalo, un riuscito equilibrio tra spirito wagneriano ed esotismo di stampo francese; segue il Gloria di Francis Poulenc, un immenso affresco sinfonico-corale composto nel 1959, una delle partiture più apprezzate e riuscite del compositore, espressione del suo intenso afflato spirituale che caratterizzò la sua ultima fase creativa. Chiude il programma la celebre Sinfonia in re minore di César Franck: strutturata su temi ciclici, venne accolta con molta diffidenza alla prima esecuzione, rivelandosi poi uno dei più bei tesori musicali di fine Ottocento.
Per il concerto di fine anno, il 30 e 31 dicembre, una nuova proposta musicale renderà questa Stagione ancora più interessante. L’Orchestra del Teatro Regio, diretta da Timothy Brock, eseguirà le musiche del film Tempi moderni, di Charlie Chaplin, una colonna sonora dal vivo che accompagnerà la proiezione del film su grande schermo. Brock, compositore e direttore americano, è oggi riconosciuto come il massimo esperto di musiche da film composte nell’era del muto. Grazie allo studio e all’attenta revisione di questi lavori, li riporta allo splendore con esecuzioni che affascinano pubblico e critica. Questo concerto illumina un repertorio ancora poco conosciuto, e sarà anche un omaggio in occasione degli ottant’anni dalla prima proiezione di Tempi moderni, nonché del 40° anniversario della scomparsa del grande Chaplin.
Il 21 gennaio, torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio, Nicola Luisotti, direttore apprezzato in tutti i più importanti teatri d’opera e sale da concerto per la sua naturale spontaneità e creatività. Al Regio dirigerà un concerto tutto dedicato a Gustav Mahler che prevede: Blumine (l’originale movimento lento della Sinfonia n. 1, poi espunto dall’autore stesso e ritrovato solo nel 1966); i Lieder eines fahrenden Gesellen, con il soprano Eva-Maria Westbroeck, e la Sinfonia n. 1, “Titano”, il primo grande capolavoro sinfonico di Mahler che ebbe una lunghissima gestazione. Il concerto fa parte del Progetto Mahler, un ciclo avviato nel 2015 che prevede l’esecuzione dell’integrale sinfonica del compositore nel corso di più Stagioni.
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, data simbolo della Shoah, il Regio è presente, come ogni anno, con un concerto. In programma: Verklärte Nacht, A Survivor from Warsaw di Arnold Schönberg e la Sinfonia n. 4 “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Schönberg, compositore bollato come “degenerato” dal regime nazista, utilizzando il racconto di un ebreo sfuggito al massacro del ghetto di Varsavia (1943), scrisse un oratorio per voce recitante, coro maschile e orchestra. Alla prima, nel 1948 ad Albuquerque nel Nuovo Messico, il pubblico presente rimase così attonito da quanto ascoltato, da quella testimonianza così cruda, e da quella musica così tagliente, che non riuscì ad applaudire Schönberg. A oggi, questa piccola ma densa partitura è considerata il più grande monumento che la musica abbia mai dedicato all’Olocausto. L’Orchestra e il Coro del Regio sono diretti da Roland Böer, star del podio nei principali teatri lirici d’Europa, dalla Scala a Santa Cecilia, dal Covent Garden alla Deutsche Oper Berlin e, dal 2015, Direttore artistico e musicale del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. Gabriele Lavia, attore e regista tra i più rappresentativi del teatro italiano degli ultimi quarant’anni, nonché regista del nuovo allestimento di Pagliacci in scena al Regio a gennaio, interpreterà il testo di Schönberg.
Il 6 febbraio la Filarmonica Teatro Regio Torino con la direzione di Yutaka Sado, Direttore ospite della Filarmonica, presenta un interessante programma che accosta il Romanticismo genuino e schietto di Mendelssohn all’Espressionismo viennese di Webern. Di Felix Mendelssohn-Bartholdy viene eseguita la Sinfonia n. 5 conosciuta anche come “Riforma” poiché composta nel 1830 per celebrare il terzo centenario dell’istituzione della Confessione augustana, importante momento della storia della Riforma protestante. Accanto a questa partitura viene accostato il Ricercare a 6 voci dalla Musikalisches Opfer di Johann Sebastian Bach, orchestrato da Anton Webern. La musica assoluta di Bach, attraverso l’orchestrazione di Webern, diventa la chiave per comprendere l’intimo cammino che porterà Webern verso una nuova musica, foriera delle maggiori rivoluzioni del linguaggio musicale di tutto il Novecento. Completa il programma la Sinfonia n. 93 di Franz Joseph Haydn. Il concerto, realizzato in collaborazione con la Comunità Evangelica Luterana di Torino in occasione del 500° anniversario della Riforma protestante, ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino.
Il 22 febbraio l’Orchestra del Teatro Regio, diretta da Marco Angius, presenta un programma che accosta Azio Corghi e Gustav Mahler. Di Corghi viene eseguito …sotto l’ombra che il bambino solleva per voce e orchestra, partitura scritta nel 1999 e tratta dal poema L’anno mille993 di José Saramago. Il brano è strutturato in sette distinte figure musicali, la cui alternanza rispetta rigide regole simmetriche; in questo lavoro, partitura e testo poetico, interpretato da Chiara Muti, sono strettamente interconnessi, fornendo una testimonianza di alto impegno artistico e politico portata avanti dallo scrittore e dal compositore che alzano – in questo lavoro – il loro grido contro le guerre di ogni tempo e luogo; …sotto l’ombra che il bambino solleva è anche il nostro personale augurio al Maestro Corghi, grande protagonista della musica contemporanea, per i suoi ottant’anni. Il programma del concerto è completato dalla Sinfonia n. 4 di Gustav Mahler, terminata nel 1900. Tutta la partitura, dalla ricchezza timbrica di straordinario interesse, è costruita attorno al Lied Das himmlische Leben, che viene elaborato e variato nei primi tre movimenti per poi apparire in tutta la sua completezza nell’ultimo, cantato dalla voce bianca solista Martina Pelusi; il concerto rientra anch’esso nel Progetto Mahler.
Il 25 marzo torna, sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio, Gianandrea Noseda, affiancato per l’occasione dal violinista greco Leonidas Kavakos, pluripremiato e riconosciuto musicista di fama internazionale, dalla tecnica mirabolante. Assieme affronteranno il Concerto per violino e orchestra op. 77 di Johannes Brahms, partitura dalle dense armonie e nostalgiche melodie che la rendono tra le più apprezzate del repertorio per violino. Il concerto prevede anche l’esecuzione dei frammenti sinfonici dal balletto Marsia, di Luigi Dallapiccola. La partitura per il balletto, completata nel 1943, racconta del mito di Marsia e Apollo, e della tragica fine del sileno. Il discorso musicale è teso, quasi angosciato, come se portasse in nuce la predestinazione di Marsia; Dallapiccola, tuttavia, non dimentica di inserire momenti di intenso lirismo e di grande forza ritmica, cogliendo così la lezione di Bartók e Stravinskij. Il concerto è chiuso dai celebri Quadri di un’esposizione di Musorgskij, orchestrati da Maurice Ravel, un vero banco di prova che richiede all’orchestra un livello di virtuosismo timbrico assoluto.
Il 21 aprile, parallelamente alle recite dell’opera L’incoronazione di Dario di Antonio Vivaldi, il Regio si colora di Barocco presentando un concerto con musiche di Vivaldi e Bach. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio sale Ottavio Dantone, clavicembalista e direttore di fama internazionale, uno dei massimi interpreti della musica barocca. Di Vivaldi verranno eseguiti il Magnificat RV 610 e il celeberrimo Gloria RV 589, entrambi per soli, coro e orchestra. In un ideale dialogo tra compositori e nello stimolante confronto tra Barocco di matrice italiana e quello di stampo tedesco, verrà eseguito anche il Magnificat BWV 243 di Johann Sebastian Bach. Il concerto rientra nel Festival Antonio Vivaldi, che vedrà impegnate tutte le istituzioni musicali torinesi in un omaggio collettivo al più grande compositore barocco italiano. Per questo concerto abbiamo riunito un gruppo di solisti di prestigio internazionale, esperti nel repertorio Barocco e nella prassi filologica d’interpretazione della musica antica: Roberta Mameli, soprano; Lucia Cirillo, mezzosoprano; Delphine Galou, contralto; Martin Vanberg, tenore e Riccardo Novaro, basso.
Il 6 maggio torna alla guida dell’Orchestra e Coro del Regio, Michele Mariotti, Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna; in programma, la Messa n. 6 D 950 di Franz Schubert. La partitura è opera di grande respiro, che risente degli influssi beethoveniani, soprattutto nella monumentalità dei vari numeri che la compongono. È l’estremo capolavoro sacro di Schubert, intriso di profonda trascendenza spirituale, così innovativo nel linguaggio musicale che rimarrà a modello fino alle Messe composte da Bruckner più di quarant’anni dopo. Solisti di questa partitura sono: Alessandra Marianelli (soprano), Monica Bacelli (contralto), Alessandro Luciano (tenore) e Michele Pertusi (basso).
Il 31 maggio il direttore Asher Fisch tornerà sul podio dell’Orchestra del Regio per il primo appuntamento del Progetto Richard Strauss, che vedrà l’esecuzione di tutti i suoi poemi sinfonici a partire da questa e nelle prossime Stagioni. Fisch, riconosciuto interprete del repertorio tedesco tardo romantico, interpreta in questo primo appuntamento: Ein Heldenleben op. 40, Tod und Verklärung op. 24 e Till Eulenspiegels lustige Streiche op. 28, partiture che restituiscono il genio e la creatività di Richard Strauss, innovatore del linguaggio sinfonico ed esperto conoscitore di tutte le potenzialità sonore e timbriche della moderna orchestra sinfonica.
Il 12 giugno Gianandrea Noseda, sul podio della Filarmonica Teatro Regio Torino, chiuderà la Stagione de I Concerti. Il programma? Una sorpresa per tutti! Visto il successo della proposta della scorsa Stagione, si presenta anche quest’anno un concerto nel quale il pubblico in sala scoprirà, brano dopo brano, gli autori e le musiche scelte. L’esperienza dell’ascolto si unisce così a quella della sorpresa per dar vita a un concerto nel quale l’emozione è dietro ogni battuta. Questo concerto è realizzato con il contributo straordinario della Fondazione CRT.
I Concerti 2016-2017 sono realizzati con il sostegno degli Amici del Regio e degli Amici della Filarmonica Teatro Regio Torino.
I biglietti si possono acquistare alla Biglietteria del Teatro Regio (aperta da martedì a venerdì ore 10.30-18, sabato 10.30-16 e un’ora prima dei concerti – Tel. 011.8815.241/242
www.filarmonicatrt.it.