La Fondazione Cosso presenta un nuovo progetto espositivo legato all’arte e alla natura con una mostra dedicata a Pietro Porcinai (1910-1986), uno dei grandi paesaggisti italiani del Novecento, nell’anno in cui ricorre il trentennale dalla scomparsa.
La mostra, curata dalla Fondazione Cosso, e intende approfondire il legame tra arte, architettura e natura attraverso preziose testimonianze dell’opera e della visione di questo straordinario professionista, raccolte con la collaborazione di Paola Porcinai, la figlia.
Il percorso espositivo illustra la figura di Porcinai e rimanda ad alcuni temi centrali della sua opera, come il costante confronto con artisti e intellettuali contemporanei, la difesa del paesaggio e degli equilibri biologici dal degrado e dalla distruzione, la ricerca della bellezza nella progettazione. Per tutta la vita Porcinai ha coltivato l’arte dei giardini guardando alla natura come a una fonte inesauribile di ispirazione artistica: “distruggere la natura significa vivere senza artisti e negare nel mondo la bellezza”, ha sostenuto il Maestro, convinto che sensibilità botanica e ambientale siano strettamente legate all’arte.
Al Castello di Miradolo è esposta una selezione di fotografie, opera di Dario Fusaro, il quale ha ritratto alcuni dei più bei giardini progettati in Italia da Pietro Porcinai: dal giardino di Villa I Collazzi a Firenze, al parco di Pinocchio a Collodi, passando per il parco della casa editrice Mondadori a Segrate e Villa Recchi a Portofino.
Un allestimento scenografico ritrae alcuni bellissimi disegni opera del paesaggista, realizzati durante la creazione dei progetti.
La sensibilità botanica e artistica che emerge dai disegni li rendono opere d’arte essi stessi, in grado di raccontare un aspetto importante dell’opera del paesaggista fiesolano e del suo rapporto con la committenza.
Un prezioso contributo dell’architetto Paolo Pejrone arricchisce il percorso espositivo tracciando un ritratto di Pietro Porcinai e della sua intensa attività.