Difficile immaginarsi David Bowie a spasso per via Maestra in quel di Alba (Cn), eppure è proprio qui che in questi giorni viene celebrato come icona attraverso lo sguardo di un grande fotografo come Masayoshi Sukita alla Wall of Sound Gallery.
Il titolo non poteva essere più emblematico: ‘Heroes’ la mostra visibile dal 4 settembre al 9 ottobre è interamente dedicata alle foto scattate dal grande fotografo giapponese Masayoshi Sukita a David Bowie. Dal 1972 Masayoshi Sukita ha trovato la sua musa ideale in David Bowie. Quattro decenni di amicizia e collaborazione per attraversare insieme i mille cambi d’identità e di look che hanno segnato la vita di Bowie. dDa Ziggy Stardust al Duca Bianco, per arrivare nel 1977 all’immagine più iconica di Bowie: quella della copertina dell’album ‘Heroes’. Lo stesso fotografo ha realizzato anche le copertine di altri album tra cui ‘Tin Machine’ e ‘The Next Day’. La mostra ‘Heroes’ comprende 38 immagini, a partire da una serie di ritratti realizzati a Londra nel 1972 e a New York nel 1973, seguita da immagini dal vivo in Giappone nello stesso anno.
Racconta Sukita “Ero a Londra per fotografare Marc Bolan, ma non sapevo chi fosse Bowie, lo avvicinai grazie a degli amici e gli mostrai il mio portfolio. Non sapevo che musica facesse, ma avevo sentito che aveva studiato danza con Lindsay Kemp. Il suo linguaggio corporeo era straordinario e piaceva molto a tutt’e due la colonna sonora del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Così combinammo tutti questi elementi nelle nostre foto e quel che ne venne fuori fu semplicemente iconico”.
Forse il segreto delle immagini di Sukita è la naturalezza con cui ha affrontato e interpretato la complessità in continuo movimento di Bowie, in particolare durante il servizio da cui fu tratta la copertina di Heroes. Catturai Bowie al naturale, seduto, in piedi, capendo che quella era la chiave più interessante. Invece di dargli indicazioni su come posare, mi limitai a fi ssare la sua “persona”. Gli spedii i provini e un mese dopo Bowie mi fece sapere di aver scelto una di quelle fotografie per la copertina di Heroes. Più tardi fu premiata come miglior copertina dell’anno da una rivista inglese. Ne fui davvero felice ed orgoglioso”.
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