Sala colma, pubblico curioso, tutte le copie predisposte all’entrata vendute nel giro di venti minuti; questa la premessa per la presentazione del numero monografico di Torino Storia dedicato interamente al Medioevo ospitata nella sala dell’auditorium Vivaldi di Piazza Carlo Alberto, venerdì 16 dicembre.
Il Medioevo, per chi sa vederlo, è ancora presente e riscontrabile nel panorama architettonico della città. Vi sono chiese, mura, cripte dell’epoca e scoprirle sulle pagine a colori della rivista è un viaggio che istruisce, incuriosisce e diverte.
A coordinare l’incontro, che celebra un anno di vita della rivista TorinoStoria, Alberto Riccadonna direttore di Torino Storia e con lui Andrea Ciattaglia vicedirettore della testata, presenti Chiara Appendino, Sindaco di Torino, Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera 2019 e già direttore di Torino Internazionale.
TorinoStoria è stata una scommessa coraggiosa e intelligente, come scriveva George Orwell “Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato” e se le ambizioni della rivista sono sicuramente diverse conoscere chi siamo stati, come abbiano agito i nostri antenati, quali architetture abitavano, cosa pensavano, e come affrontarono i loro tempi risulta di sicuro interesse. Il tutto scritto con uno stile piano e piacevole, privo di barocchismi inutili, attuale, ben documentato, e chiaro nello spiegare fatti e luoghi. Ricco di infografiche che permettono di avere mappe visuali per confrontare il passato con la città come la conosciamo e percorriamo oggi.
Si potrebbe dire che ancora una volta il passato è l’elemento su cui inventiamo il futuro, non per nulla la rivista gioca su più piani. Il digitale, con sito e pagine sui social ma quello che conquista sono la carta, le cento pagine da sfogliare, le foto, gli articoli, insomma l’oggetto in se.