Ad Omegna, sul lago d’Orta è stato inaugurato l’Anno Rodariano per festeggiare l’anniversario della nascita del grande scrittore. Poesie, romanzi, filastrocche, favole. La produzione letteraria di Gianni Rodari non ha confine.
L’eterno bambino ha saputo lasciar parlare la fantasia e l’immaginazione, costruendo infiniti giochi di parole, che rendono eterni i personaggi ed eterne le storie. Gianni Rodari autore per l’infanzia, in realtà è un autore fuori dal tempo, per tutti e per ciascuno. I suoi racconti superano le aspettative del vero e del verosimile e, soprattutto, grazie al “binomio fantastico” e all “errore creativo” diventano possibilità di riflessione, comicità, ironia, immagini in movimento, messa in scena: vita.
Vincitore del Premio Hans C. Handersen nel 1970 Gianni Rodari è ricordato anche per aver valorizzato il gusto della lettura in ciascuno e particolarmente nei bambini.
La sua poetica è tutta improntata all’analisi ragionata della parola espressiva, del libero pensiero creativo al di là di ogni giustizio tecnico o linguistico. Ciò che conta è la descrizione felice della realtà o irrealtà – non importa – della certezza o del dubbio. I suoi personaggi sono tutti preziosi, nel loro genere, perché sempre sagaci, saggi anche attraverso l’ironia, il riso, l’errore o lo scherzo.
Gianni Rodari forse per questo dovrebbe essere riscoperto e valorizzato non solo nella scuola. Tutte le sue speciali storie sono storie di vita semplice – reale o fantastica che sia – e lanciano un messaggio, un vigore comunicativo unico: l’amore!
I suoi personaggi di divertono ad amare: amare l’avventura, il caos, il rovescio delle cose, gli oggetti, il mondo, gli altri, ma soprattutto si divertono ad amare se stessi. Non c’è in nessuno di loro un velo di tristezza. Anche nei momenti cupi e difficili sanno sempre sorridere e restare allegri. Sono seminatori di ottimismo e positività e propongono sempre i lati migliori della propria esistenza o esperienza.
Sanno divertirsi e traggono piacere anche nel divertire gli altri. Attraverso la loro vitalità, inoltre, suggeriscono un comportamento pacifico e salutare. Amano la vita con i suoi alti e bassi e grazie a questo atteggiamento, ironico ma non troppo, sanno essere sereni e contenti.
Le avventure letterarie dei personaggi rodariani non sono mai formali. Tutte avviano un incipit che continua poi nella vita personale del lettore, nei ruoli sociali che di volta in volta rivestirà nel corso della sua esistenza, nella possibilità di sognare e di realizzare l’impossibile.
Noi, bambini cresciti con i suoi racconti, fiabe e filastrocche, sappiamo quanto sia importante la creatività linguistica del nonsenso, dove è sempre possibile essere felici e pensare l’infinito.
Grazie Gianni Rodari!
Maria Giovanna Iannizzi