Mentre la città tollera, con impassibile noncuranza, una campagna elettorale grigetta come l’umore dei suoi cittadini, qualcosa si muove.
Malgrado l’argomento in assoluto meno dibattuto, conteso, analizzato, discusso o almeno considerato come cosa concreta e viva dai vari candidati a Sindaco, venga omesso senza remore se non come accessorio dilettevole e fatuo, faticosamente si sta aprendo una strada, tra le strade.
La cultura, questo non luogo a pensare e spesso a procedere nella miope vision politchese, quella congerie fatta di persone intrepide, che perseverano con inconcepibile e donchisciottesca intraprendenza nel voler fare e, che spesso hanno reso Torino migliore, significativa e persino amabile; per quanto la si possa mai amare.
Ebbene alcuni “Segnali di vita nei cortili e nelle case all’imbrunire, dove Le luci fanno ricordare
Le meccaniche celesti“, stanno per emergere e sfondare il tetto cenerino e bigio dell’incuranza culturale.
Un segnale è il ritorno Exhibito Torino 2021, alla sua seconda edizione con un programma elegante, colto, coraggioso e per una volta davvero aperto.
Ad aprire alla curiosità e alle visite sono stati pensati itinerari d’arte, dietro prenotazione, che cominceranno giovedì 16 – venerdì 17 – sabato 18, alla scoperta delle gallerie cittadine.
Trivio
Le 44 gallerie coinvolte exhibiranno dal 14 al 18 settembre ridisegnando un mappa artistica della città portando a conoscenza un vasto panorama dell’arte contemporanea.
A sostenere il progetto, c’è un architrave concettuale che si ispira alle arti liberali, titolato “Trivio + Quadrivio”.
Trivio e Quadrivio rappresentavano nel medioevo, la formazione in sette materie degli uomini dotti. Ossia la summa di tutto il sapere disponibile per l’uomo libero del tempo.
Alle sette materie sono stati associati percorsi e gallerie in un formulazione che comprende, nel Trivio, grammatica, retorica e dialettica, mentre il Quadrivio si sostanzia di aritmetica, geometria, astronomia e musica.
Ogni materia è stata visualizzata graficamente da Davide Sette, riprendendo il disegno delle formelle esagonali di Luca della Robbia che decorano il campanile di Giotto di Santa Maria del fiore a Firenze.
Ogni tour vedrà la presenza di due guide dedicate, cinque itinerari percorribili e altri 2 proposti da passeggiare liberamente.
Lecito chiedersi se, tra i moltissimi di candidati in Comune e nelle varie Circoscrizioni, qualcuno parteciperà alla kermesse per pura curiosità, evitando soprattutto, la distribuzione di santini.
Di seguito gli itinerari disponibili e gratuiti.
Partenza da Piazza Vittorio Veneto (ritrovo davanti al Caffè Elena) ore 15:00. Gruppi che partono in contemporanea:
– Geometria: Photo&Contemporary, Peola, CRAG, Costantini, Biasutti, La Rocca, Roccatre, Zabert – 8 gallerie per 2 ore e 15 minuti totali
– Retorica: Gliacrobati, Del Ponte, Interludio, In Arco, Norma Mangione Gallery, metroquadro, Quartz – 7 gallerie per 2 ore e 15 minuti totali
– Astronomia: Febo&Dafne, CSA Farm Gallery, Moitre, Oggetti, Paludetto, LUCE, Circolo Artisti, DRIM – 8 gallerie per 2 ore e 30 minuti totali
Si concludono i tour alle ore 17:30 max.
Partenza da Piazza Castello (ritrovo presso zona fontane) ore 18:00. Gruppi che partono in contemporanea:
– Musica: Just Goat, A Pick gallery, Davide Dileo, Benappi, White Lands, Fake Cabinet – 6 gallerie per 2 ore totali
– Dialettica: Tucci Russo, Mazzoleni, Weber, De Chirico, Persano – 5 gallerie per 1 ora e 30 minuti totali
Si concludono i tour alle 20:00 max.
NB: Per l’entrata nelle singole gallerie è richiesto il Green Pass, come da norma di legge per gli eventi culturali.