Riceviamo e volentieri pubblichiamo da “No justice no peace Torino”.
I fatti accaduti nelle scorse settimane negli Stati Uniti ci hanno scosso profondamente; sentivamo quindi la necessità di attivarci anche a Torino per esprimere dissenso e preoccupazione circa il tema ancora troppo spesso tralasciato del razzismo nelle sue forme e manifestazioni.
In meno di una settimana, un gruppo di giovani nato interamente sui social, composto da persone provenienti da esperienze culturali e sociali differenti, ha dato vita a “No justice no peace – Torino” e organizzato uno tra i più partecipati flash mob tenutosi negli ultimi anni in città.
Abbiamo incontrato non poche difficoltà. Ma la voglia di partecipare e la forza della collaborazione hanno prevalso. La piazza gremita di persone distanziate, tutte con indosso la mascherina, ha portato un messaggio chiaro: no alle discriminazioni, no ai razzismi, no agli abusi di potere. Con un fragoroso silenzio durato 8 minuti e 46 secondi, abbiamo ricordato George e tutte le persone che soffrono a causa del razzismo ancora troppo presente a tutti i livelli nella nostra società.
Questa meravigliosa piazza ha raccolto il dolore che l’accomunava e l’ha trasformato in speranza. Abbiamo lasciato il microfono aperto affinché tutte e tutti potessero far sentire la propria voce, soprattutto coloro che spesso ne sono private e privati. La pubblica assemblea ha espresso così la propria coesione, impegnandosi per un mondo libero dalle violenze, in cui esista una sola grande e colorata famiglia: quella umana.
https://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_George_Floyd