Cultura, Turismo e Sport alla Cervetti.
La Città Metropolitana comincia a prendere corpo e ieri sono state definite dal sindaco Piero Fassino le deleghe ai vari incarichi. Una squadra con una forte presenza femminile. Accanto al vicesindaco metropolitano Alberto Avetta che mantiene le deleghe ai lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile, Gemma Amprino all’ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette, Lucia Centillo diritti sociali e parità, welfare, Barbara Cervetti cultura, turismo, sport e politiche giovanili, Domenica Genisio istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia, Mauro Carena bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo; completa la squadra Francesco Brizio con le deleghe a sviluppo economico, attività produttive, lavoro, e la formazione professionale.
Abbiamo parlato con Barbara Ingrid Cervetti, il cui incarico sarà a tutti gli effetti equiparato a quello di assessore, essendo la cultura ed il turismo uno dei temi più sentiti e strategici per il nostro futuro.
La prima affermazione della Cervetti è legata alla piena condivisione all’impostazione che Fassino sta imprimendo alla città, ossia quella di divenire un polo culturale, che attragga turismo e compensi il mutamento storico di una città cresciuta con l’industria manifatturiera. Una “vocazione” che la città sicuramente possiede ed ha i numeri per esprimerla al meglio. Anche se le cose da fare in questo settore sono ancora molte.
Cercando di sapere qualcosa di più di colei che andrà a ricoprire un ruolo così importante chiediamo se si sia mai occupata di questi temi prima o durante la sua attività politica. La risposta arriva a strati, la prima più istituzionale descrive il proprio impegno nelle proloco per organizzare manifestazioni, sagre, incontri e questo a qualcuno potrebbe far tremare i polsi ma, approfondendo, scopriamo che il nuovo assessore conosce e ama molto il teatro, lo frequenta, e in passato ha seguito una scuola e fatto spettacoli. Un dato rassicurante, perché fuori dalle inaugurazioni ufficiali raramente s’incontrano personalità con incarichi di rilievo a spettacoli, mostre, concerti.
Ingenuamente, ma non troppo, si crede che il gusto vada affinato proprio nel momento in cui sulle cose si decide e la sbandierata qualità non sia non soltanto una facciata politica ma il risultato di un processo di conoscenza.
Sulla realtà museale della città che conosce bene, sottolinea quanto sia importante l’avvicinamento e le occasioni di fruizione per i bambini e le famiglie. In questo settore la città risponde bene, con laboratori, visite ad hoc, percorsi per rendere piacevole e istruttiva una gita in un museo e come possa divenire un’attività consueta e non uno sporadico rimedio ad una giornata di pioggia.