1.5 km da percorrere avanti e indietro, 32 viali da esplorare ed una serie infinita di padiglioni e aree tematiche sono una bella sfida per vedere l’EXPO in un giorno.
Il clima di diffidenza e critica generati dai ritardi e dalle difficoltà organizzative riscontrate prima dell’apertura dell’Esposizione Universale Milanese non dovrebbe farci dimenticare che Expo è comunque una manifestazione ed importante vetrina per la nostra nazione. Dispiace percepire un clima ostico, ingrato e polemico anche durante quella che dovrebbe essere motivo di orgoglio per tutti noi.
Abbiamo voluto guardare di persona cosa accade dopo le prime 3 settimane dall’apertura. Non potevamo assolutamente perderci questo grande evento e cogliere l’occasione per darvi qualche informazione in più.
L’Expo lascerà tra 6 mesi a Milano, dopo la chiusura, solo l’albero della vita e il Padiglione Italia, come a Parigi è rimasta la Tour Eiffel costruita per l’Exposition Universelle di Parigi del 1889. Ci auguriamo che tutti i gufi smettano di gufare inutilmente, lasciando emergere un po’ di sano patriottismo pur non parlando della nazionale di calcio.
I capolavori sparsi nel mondo, costruiti appositamente per le esposizioni universali saranno 10+1 e il Padiglione Italia di Nemesi&Partners sarà uno di loro. Per fare altri esempi, Atomium di Bruxelles resta ancora sul luogo dell’esposizione del 1958 e l’Arco di Trionfo a Barcellona fu edificato invece per l’Expo nel 1929.
Il concept del progetto architettonico del Padiglione Italia è quello di una “foresta urbana”, un edificio colossale e sbalorditivo che ben la interpreta. La superficie della trama ramificata è costituita da pannelli di cemento biodinamico, un cemento fluido, resistente e con proprietà anti-inquinanti: I’active biodinamic di Italcementi. L’edificio cercherà di prendere energia e restituirla all’ambiente per diventare quello che si definisce un edificio a consumo zero (anche se costato 44 milioni di euro, di cui 15 per il tetto ad ali di gabbiano e la pelle esterna in cemento).
Un po’ di confusione sul tema di EXPO
EXPO Milano 2015 non è la rassegna espositiva del cibo; non aspettatevi di vedere piatti fumanti e di assaggiare cibo di tutto il mondo in ogni dove! Expo è un vero e proprio format, una colossale esposizione di padiglioni dalle più ardite fantasie architettoniche, contenitori di “concetti” che intendono coinvolgere attivamente tutti attorno a un tema decisivo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Questo è il difficile claim dell’Expo, un evento NON culturale ma popolare, che non salverà il mondo né cambierà Milano. È volutamente un format, e l’obiettivo è vendere i biglietti.
Immaginatevi in un’atmosfera futuristica e sfarzosa , dove la tecnologia la fa da padrone! Pannelli led, grandi schermi, proiezioni olografiche, giochi d’acqua , profumi e suoni coinvolgeranno i vostri sensi.
Anche l’odore è stato digitalizzato e il vero sapore c’è, ma come in tutto il mondo è riservato a coloro che possono pagarlo per poterne godere. L’intento è di farci capire come nutrirsi, come non sprecare cibo e come salvaguardare il futuro del nostro pianeta. Per apprezzare tutto ciò non dimenticate il vostro Smartphone per scaricare App e interagire attivamente con molti padiglioni.
Dove mangiare?
Con pochi spiccioli, l’Olanda è l’unica nazione che ha interpretato il tema concentrandosi sul cibo e offrendo la possibilità di assaggiare prodotti tipici senza sedersi ad un tavolo di un ristorante. Musica, birra e odori di wurstel vi accoglieranno in uno spazio “street food” con venditori ambulanti e pub itineranti dall’aria festosa e gioviale.
Da non perdere comunque gli aperitivi gratuiti della Coldiretti Italia, che ogni giorno in terrazza presenta un prodotto della nostra eccellenza enogastronomica.
Il ristorante più caro invece è quello di alta cucina del Minokichi nel padiglione giapponese, mentre quello più economico pare sia nel padiglione della Turchia, Meydan.
Nel padiglione Russia sono offerti cibi e bevande ad orari stabiliti… guardate sulla App.
Sono presenti invece i dispenser di acqua fresca liscia e gassata, dietro il Padiglione Zero, poco segnalati ma gratis.
L’albero della vita
37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio. L’Albero della Vita, simbolo del Padiglione Italia. Per sei mesi sarà il richiamo imponente e suggestivo delle centinaia di migliaia di visitatori dell’Esposizione Universale di Milano. L’opera, realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia”, è situata al termine del Cardo, uno dei due assi principali di Expo.
Da non perdere gli spettacoli serali dalle ore 21:00.
Ne vale la pena?
La nostra risposta è Sì! Possiamo dire che l’Esposizione Universale di Milano deve essere visitata perché è un piacere per tutti i sensi. Si avverte lo spirito di internazionalità di un luogo che racchiude le culture di tutto il mondo.
E’ un’esperienza da vivere! Munitevi però di pazienza, resistenza, comode scarpe e buona volontà cercando di acquietare per un giorno l’inevitabile spirito critico che ci contraddistingue in quanto Italiani.
Iniziamo il nostro Tour di un giorno
All’Expo Milano 2015 i confini non esistono più: il tempo di un caffè o di una sigaretta… e cambi nazione senza decolli e atterraggi. L’imbarco è solo uno, con tanto di metal detector all’ingresso, le attese per il volo sono riservate solo ai padiglioni più richiesti.
Iniziare la visita dal Padiglione Zero delle Nazioni Unite è un buon modo per cominciare a girare il mondo dell’Expo. Nel “Divinus halitus terrae” rifletterete sulla potenza della natura e sulla storia dell’uomo, sul valore della biodiversità e sull’amaro paradosso della scarsità e abbondanza di cibo, sul rispetto dell’ambiente, sullo sviluppo industriale, sull’uomo e la natura.
La nostra galleria fotografica
Scopri altri dettagli nella nostra galleria fotografia ricca di immagini e informazioni. Buon viaggio!
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