L’Unseen Photo Fair è una delle più innovative, vivaci e interessanti fiere dedicate alla fotografia contemporanea, nata nel 2012 ad Amsterdam, propone in mostra fotografi emergenti e lavori non pubblicati, il Guardian l’ha definita “il fratello giovane e cool di Paris Photo”. Per tutti, Paris Photo è la fiera tempio della fotografia, storica e contemporanea.
Tra le iniziative di Unseen, è stato presentato in anteprima, il libro d’autore Landscape Materials del fotografo torinese Edoardo Hahn edito per il tipi dell’Artiere.
Non un libro di fotografie o un catalogo, ma un libro pensato come opera in sé, in cui costruzione grafica, testi, immagini e suggestioni costruiscono una filo su cui far scorrere la curiosità pagina dopo pagina, like a bird on the wire, come cantava Leonard Cohen.
Cosa si intende per landscape materials, perché hai scelto questo titolo?
Negli stati uniti per landscape materials o landscape supplies s’intendono tutti quei materiali necessari per realizzare il paesaggio del proprio giardino: tipi di suolo, ghiaia, illuminazione esterna, pavimentazioni di pietra, muretti, sementi per prati in erba, reti metalliche, fioriere etc tutto ciò viene definito landscape materials. Mentre stavo realizzando gli scatti per il libro, vedo un pulmino con la scritta landscape materials e da quel punto il progetto prende la sua direzione.
Dove hai scattato le foto, da dove arriva il materiale visivo ?
Le immagini sono state realizzate nel 2013 in California nella zona suburbana a nord di San Francisco, tra Oakland e Santa Rosa. Cercavo un territorio che non conoscevo direttamente ma solo attraverso una miriade di rimandi tra romanzi, serie TV, musica, film, immagini di altri fotografi etc
Il risultato è una serie di dettagli, frammenti, una serie di immagini quasi casuali. Una sorta di rotolare visivo. Qui c’è questo, laggiù c’è quello. Qui c’è una macchina, là c’è una casa. Un bofonchiare visivo, una deriva dentro un paesaggio.
Come è nato questo libro, il suo layout così fuori schema, al limite di un minimalismo narrativo ?
Inizialmente avevo pensato ad un racconto lineare, un libro impaginato in maniera più classica, un’immagine che segue l’altra nel medesimo formato. Però il risultato che veniva fuori non mi soddisfaceva, era molto lontano da quello che avevo in testa. Allora ho iniziato ad ascoltare di nuovo la musica che ascoltavo durante il viaggio, Mazzy Star soprattutto (musica psichedelica californiana in genere), e a confrontarmi con Steve Bisson, critico fotografico e fondatore del sito web di fotografia contemporanea Urbanautica. Ne è venuto fuori una sorta di canzone a tratti psichedelica, dove pezzi di questo materiale si mischiano. C’è un ritmo lento all’inizio, una sorta di venuta al mondo lenta dove la luce si fa largo piano piano e poi un crescendo, un’accelerazione, che diventa una sorta di trip visivo nella parte centrale che poi rientra ad un’oscura normalità. Si procede per passi più o meno prevedibili che come respiri si dilatano e contraggono.
Siamo in presenza di un particolare significato, magari nascosto tra i pixel, una sorta di esistenzialismo contemporaneo ?
Quello che affermo con questo libro è che oggi non è più possibile razionalizzare, anche esteticamente, il paesaggio, per descriverlo, possederlo o archiviarlo in modo inequivocabile. Il paesaggio diventa frattale, il suo significato impalpabile. Le immagini fuggono dalla pagina e forse dalla nostra stessa comprensione. L’autore svanisce nel paesaggio, accettando la naturale complicazione delle cose, la loro accidentalità. Il paesaggio è frammenti di memoria che pian piano svaniscono. Alla fine siamo noi il paesaggio.
L’Artiere Edizioni è una giovane casa editrice specializzata in volumi fotografici. La casa editrice nasce nel 2013 da un’idea di Gianluca e Gianmarco Gamberini. Specializzata nella presentazione di collezioni fotografiche, l’Artiere Edizioni, si rivolge non solo a un pubblico di esperti fotografi, ma anche ad appassionati, o persone che molto semplicemente desiderano approfondire il lavoro di un particolare artista.
Info:
www.edoardohahn.com
www.lartiere.com
