Per il secondo appuntamento di Stagione in programma il 17 novembre alle ore 21 presso il Conservatorio Verdi, l’Orchestra Filarmonica di Torino sfodera un programma interamente dedicato al pizzicato e al mandolino, strumento che raramente è possibile apprezzare come protagonista nelle sale da concerto. Sul palco, insieme agli Archi dell’Orchestra Filarmonica guidati da Sergio Lamberto, il solista francese Vincent Beer-Demander, vera star del mandolino a livello internazionale, che saprà proporre un repertorio di grande virtuosismo che smarca il mandolino dal colore partenopeo e popolare per inserirlo a pieno titolo nella pratica della musica nobile, da Vivaldi a Calace a Mascagni.
Sui leggii dell’Orchestra, a fare da contraltare al plettro del mandolino, alcuni brani affidati più ai polpastrelli che all’arco dei musicisti. Se nei primi del Settecento il pizzicato rappresentava un vero e proprio azzardo sonoro, nell’Ottocento e nei secoli successivi questa tecnica esecutiva passò al campo del gioco e della sperimentazione, come ben rappresentano la Pizzicato Polka di Strauss e il movimento della Simple Symphony di Britten che l’autore stesso definì Playful. Un modo nuovo, dunque, per scoprire l’orchestra d’archi in una veste sonora insolita.
Nato nel 1982, Vincent Beer-Demander ha iniziato gli studi musicali all’età di 8 anni presso il Conservatoire National di Tolosa. Nel 2000 entra nel Enquête Nationale Auprès des Ménages di Argenteuil dove ottiene il Primo Premio di Musica da Camera e di Educazione Musicale e il Primo Premio Mandolino nella classe di Florentino Calvo. Prosegue gli studi al Conservatorio di Padova con Ugo Orlandi e presso l’Ecole Normale de Musique di Parigi con Alberto Ponce, dove ottiene con lode il diploma di musica da camera. Membro del Ensemble Contemporain Barré, è dedicatario di opere di molti compositori contemporanei, rimanendo tuttavia un forte sostenitore del repertorio originale del diciottesimo, diciannovesimo e ventesimo secolo.
Vincitore di numerosi concorsi internazionali (Sartori 2003, Calace 2009), si esibisce regolarmente in Francia e all’estero come solista in varie formazioni. A Marsiglia insegna presso il Conservatorio Nazionale Regionale e presso l’Accademia di Mandolino, di cui è direttore artistico. Da diversi anni Vincent Beer-Demander si impegna con il Duo Ama e JMF (Gioventù Musicale di Francia) a far scoprire la musica ad un pubblico giovane, esibendosi davanti a decine di migliaia di bambini di tutte le regioni della Francia. Nel 2015 ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Torino per diversi concerti in Francia e per due incisioni per Lyrinx e Largetto Music con musiche di Vladimir Cosma, Claude Bolling e Francis Lai.
Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell’Oft e animatore indiscusso della formazione, gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno ormai raggiunto una meritata autonomia, pur senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell’intera orchestra. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica.
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