Intervista all’ingegnere Giovanni Colombo, Direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella, nato da Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino.
In un momento in cui la ricerca e le nuove tecnologie sono considerate uno dei fiori all’occhiello della Città di Torino vorremmo approfondire il tema ICT (Information and Communication Technology) intervistando l’ingegnere Giovanni Colombo, dal 2010 direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB), uno degli enti strumentali della Compagnia di San Paolo e membro del Polo ICT, associazione che promuove lo sviluppo di innovazione e l’aumento della competitività delle imprese sul territorio supportandole nella realizzazione di progetti di ricerca ad alto contenuto tecnologico.
Giovanni Colombo ha maturato una lunga esperienza manageriale nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione in Telecom Italia Lab, dove ha ricoperto il ruolo di Chief Technology Officer (CTO) e direttore della ricerca. Ha preso parte all’IST Advisory Group (ISTAG), fornendo supporto alla Commissione europea nella definizione delle politiche R&D in tema di ICT. Dal 2008 al 2012 è stato membro del Governing Board dello European Institute of Innovation and Technology (EIT).
L’abbiamo incontrato nella sede di ISMB in via Pier Carlo Boggio 61, all’interno della Cittadella Politecnica, il nuovo polo di espansione dell’attività didattica, di ricerca e di trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino. Ci ha fatto notare l’eccellente ripristino della struttura, esempio di architettura industriale, annessa alle OGR- Officine Grandi Riparazioni.
D. Qual è la mission di ISMB? In particolare, come si potrebbe spiegare ad un pubblico di non addetti ai lavori di quali attività si occupa l’istituto?
R. L’Istituto Superiore Mario Boella è stato fondato nel 2000 dalla Compagnia di San Paolo e dal Politecnico di Torino. La Compagnia di San Paolo, come è noto, è una fondazione bancaria con una vocazione filantropica e copre circa il 50% del nostro bilancio annuale. Il Politecnico di Torino è un partner fondamentale e rappresenta il nostro alter ego di natura accademica e di ricerca. ISMB opera nel campo delle Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, ovvero in ambito ICT con una missione di ricerca applicata di varia natura orientata ad aiutare le aziende, private e pubbliche, interessate a sviluppare nuovi sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni. ICT è un insieme di tecnologie cosiddette costitutive ovvero fondamentali nelle trasformazioni di processo con un ruolo essenziale in materia di innovazione.
Le attività dell’Istituto sono di 4 tipi:
1. La progettualità europea che è l’aspetto di maggior rilievo tra gli obiettivi dell’ente.
2. Il supporto alle aziende nella misura in cui queste abbiano necessità di attivare commesse di ricerca per esigenze innovative.
3. La progettualità pubblica prevalentemente in ambito regionale, ma anche in quello nazionale.
4. La formazione ovvero il trasferimento della conoscenza tecnologica alle imprese attraverso corsi di natura professionale e la partecipazione a moduli di docenza in Master di II livello attivati dal Politecnico di Torino.
D. Qual è il ruolo dell’ISMB nell’ambito della progettualità europea?
R. La progettualità europea è l’attività più rilevante per l’ente. Ciascun progetto europeo ha anche una funzione formativa per i circa 130 ricercatori presenti in istituto, ossia diventa scuola di vita e di professione. Dal 2014 ISMB ha vinto 17 progetti nell’ambito del programma Horizon 2020 e 6 progetti ESA (Agenzia Spaziale Europea). Il bilancio dell’istituto si attesta su circa 11 milioni annui, di cui 5 milioni forniti dalla Compagnia di San Paolo e 6 milioni derivanti dalle attività di progettualità regionale ed europea e di sostegno alle aziende sul territorio.
D. Che tipo di supporto l’istituto fornisce alle imprese del territorio?
R. Il supporto alle imprese del territorio é uno dei punti su cui ISMB gioca la sua vocazione sociale mutuata da Compagnia di San Paolo che avendo scopi filantropici finanzia una vasta gamma di attività che comprendono l’inclusione sociale, il sostegno e la diffusione di arte e cultura, la ricerca medicale e scientifica in senso più ampio. Gli enti strumentali della Compagnia di San Paolo, tra i quali ISMB spicca per la ricerca ICT, sono la Fondazione per la Scuola, la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, l’Ufficio Pio, lo HUGEF, l’Istituto Carlo Alberto e il SiTI.
E’ in atto un processo di fusione tra ISMB e SiTI, un’opportunità molto significativa che unisce una conoscenza più tecnologica (ISMB) ad una realtà pìù vicina all’urbanistica e alla mobilità territoriale (SiTI).
ISMB è organizzato in aree di ricerca orientate ad alcuni dei principali ambiti dell’ICT: infrastrutture di calcolo basate sul cloud computing e simulazione elettromagnetica (Advanced Computing & Electromagnetics), telecomunicazioni ottiche e optoelettronica (Applied Photonics), uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto dello sviluppo sostenibile (Innovation Development), applicazioni per dispositivi mobili e data management (Mobile Solutions), sistemi wireless per l’erogazione di nuovi servizi su canale mobile (Multi-Layer Wireless Solutions), tecnologie e applicazioni per la navigazione satellitare (Navigation Technologies), sensoristica wireless e sistemi abilitanti l’Internet of Things (Pervasive Technologies). Tali competenze tecnologiche si incontrano ortogonalmente, in una ideale struttura a matrice, con attività di ricerca di dominio applicativo ovvero i cosiddetti programmi strategici (Smart City, Smart Energy, Smart Health).
Attraverso questa doppia visione, tecnologica da un lato e di applicazione dall’altro, l’istituto supporta le imprese sul territorio attraverso una politica di collaborazione su temi a forte valenza innovativa, come lo sviluppo di nuove opportunità di mercato fondate su schemi tecnologici e di processo non ancora consolidati, operando mediante una strategia condivisa di crescita. Mediante un progetto di ricerca congiunto in cui i costi sono compartiti tra azienda e ISMB, quest’ultimo accompagna l’impresa privata o pubblica, come la Citta di Torino per esempio, nella partecipazione a programmi regionali ed europei. L’Istituto si occupa di redigere con l’azienda la proposta da presentare al bando europeo che, in caso di successo, andrà a finanziare il progetto innovativo di cui l’impresa ha necessità nel proprio percorso di sviluppo e allo stesso tempo consentirà di implementare la formazione dei tecnici coinvolti nel processo.
D. Torino è stata nominata 2° Città Europea dell’Innovazione 2016, dopo Amsterdam, candidandosi all’I-Capital Award per modelli di Open Innovation. ISMB ha partecipato alla proposta di progetto che ha portato a questo successo?
R. ISMB non ha partecipato alla formulazione di questo specifico progetto, anche se ci piace pensare che nell’ambito dell’attività di supporto alle pubbliche amministrazioni, ovvero nell’approccio formativo e di tutoraggio sociale, l’istituto abbia potuto essere parte di questo risultato positivo raggiunto dalla Città di Torino.
D. E’ direttore di ISMB dal 2010. Quali sono i risultati raggiunti in questi anni di cui va più fiero?
R. Nel 2011, in seguito ad un’attenta riflessione dello stato della ricerca in istituto, ho attuato una ristrutturazione radicale, istituendo una struttura a matrice che coniuga la conoscenza tecnologica con l’attività di ricerca di dominio applicativo. In questo modo ISMB ha elevato molto il suo livello di interazione con le realtà esterne, rispetto al modello precedente, più tradizionale e meno inclusivo. La credibilità dell’istituto cresce grazie al confronto con il mondo esterno. Questa trasformazione culturale è stata molto importante, ma più lenta di quanto avessi previsto. Ho potuto poi trasferire in ISMB tutta l’esperienza culturale e relazionale appresa in ambito europeo grazie alla mia partecipazione dal 2008 al 2012 al Governing Board dell’EIT, fondato proprio nel 2008 da Barroso.
D. Interessante il progetto di diffondere il concetto di innovazione ed eco-sostenibilità nell’ambito della didattica nelle scuole. Potrebbe parlarci di questa sfida che ISMB ha voluto affrontare?
R. ISMB ha fortemente creduto all’iniziativa di alternanza scuola lavoro approvato del decreto di legge ‘La Buona Scuola’ e si è impegnato così con tre istituti di scuola superiore della città di Torino – un istituto tecnico, un liceo scientifico ed un liceo classico – nell’ospitare studenti selezionati all’interno del centro di ricerca e nel proporre lezioni di formazione nelle scuole. Il progetto di didattica ha preso avvio con l’istituto tecnico di cui al momento stiamo già ospitando alcuni studenti. L’eco-sostenibilità è poi un tema centrale per ISMB: non esiste circostanza più emblematica per applicare le nostre tecnologie se non all’ambiente e tentiamo di trasmettere questa sensibilità agli studenti di scuola superiore, ma anche di scuola media inferiore ed elementare con modalità adatte ai più giovani ossia attraverso proposte mirate dedicate a esperimenti e laboratori. E’ molto interessante contaminare le materie tradizionali con nuovi approcci didattici. ISMB partecipa anche alla Notte dei ricercatori, il momento in cui gli istituti di ricerca si rivolgono agli studenti per diffondere gli esiti della propria indagine.
D. Quali sono gli obiettivi di medio periodo dell’ente in un contesto territoriale ed internazionale?
R. ISMB ha una rete ormai molto ricca di contatti internazionali di aziende, enti e università che collaborano con l’istituto nella progettualità europea. E’ necessario mantenere questo network molto fruttuoso per diversi motivi: innanzitutto per il costante interscambio e confronto di capacità e di conoscenze, per il ritorno economico dato dalla partecipazione a progetti europei e senza dubbio per il continuo aggiornamento formativo che ne deriva. ISMB ha contribuito ad uno studio dei sistemi satellitari anche in un contesto extraeuropeo, ovvero in Vietnam, attivando continui scambi di risorse e di conoscenze. Certamente uno dei desideri più ambiziosi è quello di diventare un punto di riferimento per le aziende e per le pubbliche amministrazioni in ambito digitale. In effetti ISMB sta curando un progetto per le pubbliche amministrazioni che, inserendosi nella cornice dell’agenda digitale, seguirà le trasformazioni sociali di ciascun processo attraverso le nuove tecnologie.
La digitalizzazione si è imposta come sistema dominante perché da un lato rende più economica la produzione industriale e, allo stesso tempo, espande i mercati di riferimento. Un ulteriore progetto su cui ISMB sta focalizzando la sua attenzione è dedicato alla rivitalizzazione dei centri minori nelle valli alpine dopo lo spopolamento massivo avvenuto in Piemonte a seguito dell’industrializzazione. In questo senso la collaborazione tra ISMB e SiTI è di vitale importanza per ottimizzare la ricerca e raggiungere gli obiettivi in tempi ragionevoli. Per conseguire risultati sempre vincenti l’istituto dovrà confermare nel tempo questi due grandi presidi, l’uno territoriale, l’altro internazionale nell’ambito della ricerca applicata.