MEFinMARKET.
Ieri mattina, nei locali di una ex-friggitoria di pesce in via Santhià 13/A ha inaugurato MEFinMarket, l’innovativo progetto culturale, che porta l’opera di Ettore Fico in uno spazio-vetrina, visibile 24 ore su 24, prospiciente il mercato di Piazza Foroni, cuore pulsante di Barriera di Milano, quartiere multiculturale in continua trasformazione.
Si tratta di un’iniziativa di arte partecipata curata da Lorena Tadorni, responsabile del programma A.R.T. Attività e Relazioni con il Territorio del Museo Ettore Fico, in collaborazione con l’Associazione Commercianti la Piazza Foroni e realizzato grazie al sostegno economico di Compagnia di San Paolo, che nell’ambito dell’edizione del Bando OPEN 2015 ha messo a disposizione circa 30.000 euro, ed alla sponsorizzazione tecnica di Bricocenter.
Sono intervenuti alla conferenza stampa-inaugurazione Andrea Busto, Direttore della Fondazione e Museo Ettore Fico, Lorena Tadorni, curatrice di MEFinMARKET, Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino, Matteo Bagnasco, responsabile dell’Area Innovazione e Cultura della Compagnia di San Paolo, Enzo Torraco, Presidente dell’Associazione Commercianti La Piazza Foroni e Alberto Sacco, Assessore al Commercio della Città di Torino.
Come afferma Enzo Torraco: “Questa iniziativa nasce perché noi commercianti abbiamo voluto diversificare il concetto di vendita al mercato. L’arte trasferita in piazza diventa un modo nuovo di promuovere lo sviluppo delle aree mercatali e di far interagire pubblici diversi. L’associazione La Piazza Foroni è da sempre attenta al sociale e alle ibridazioni con i linguaggi creativi: è stata la prima ad attivare il progetto “fa bene” per recuperare le eccedenze alimentari invendute”.
“Erano due anni che avevamo in mente questo progetto, dopo aver monitorato il quartiere e aver notato molte attività chiuse in quest’area. L’iniziativa ha preso avvio grazie alla lungimiranza di un partner come Compagnia di San Paolo” – afferma Andrea Busto, Direttore del MEF – “Ci auguriamo di poter avere nuove occasioni per continuare a far vivere questo spazio-vetrina in futuro, anche con progetti d’arte contemporanea site-specific.”
Ettore Fico amava camminare per le vie dei mercati, fare la spesa, e interagire con i venditori. Oggi i commercianti hanno conosciuto e apprezzato l’arte di Ettore Fico, grazie ad un’attività formativa condotta in collaborazione con l’Area Educativa del MEF: hanno condiviso la storia dell’artista e del suo Museo, hanno visitato il suo studio, incontrato la moglie Ines ed hanno avuto accesso alla dimensione della sua pratica pittorica partecipando ad un workshop dedicato.
Tale percorso di avvicinamento all’arte di Ettore Fico ha dato ai commercianti la possibilità di praticare anche un’attività curatoriale selezionando in prima persona le opere dei cinque cicli espositivi che, fino al 26 novembre prossimo, in un alternarsi di tematiche differenti, con appuntamento bisettimanale, presenteranno al pubblico il lavoro dell’artista in un processo narrativo dalle proposte inedite.
Dal primo episodio “Ettore Fico racconta Fico Ettore”, in cui sono state esposte 5 opere che rivelano il mondo intimo e privato del maestro attraverso due autoritratti, un ritratto della giovane moglie Ines, lo studio e gli strumenti di lavoro, fino all’ultimo appuntamento dal titolo “Libere interpretazioni” in cui la rassegna si chiude con un’originale rappresentazione della piazza, si passerà per “Madre Natura”, “Barriera è una calla”e “Profumi e sapori del mercato”.
Sotto allo spazio-vetrina sono state inoltre installate tre cassettine nelle quali il pubblico potrà inserire un piccolo talloncino ed esprimere così il proprio parere rispetto al progetto.
MEFinMARKET è un suggestivo modello di arte inclusiva, realizzato grazie alla sinergia tra il quartiere Barriera e il Museo Ettore Fico, comprovato attivatore culturale dell’area, che è auspicabile possa essere applicato in futuro ad ulteriori realtà urbane – come ha suggerito l’Assessore al Commercio della Città di Torino Alberto Sacco – al mercato di Santa Rita o a quello di Mirafiori – come ha immaginato, invece, la curatrice Lorena Tadorni.
Anche l’Assessore/a Francesca Leon ha dimostrato il suo consenso ad una tale proposta culturale: “che aperta e illuminata 24 ore su 24, metaforicamente, potrebbe funzionare come quella luce che sollecita ad un nuovo modo di vedere ed agire”.
www.museofico.it