Si è spento all’età di 91 anni, a Milano, Umberto Veronesi: oncologo di fama internazionale e uomo politico, ricoprì l’incarico di Ministro della Sanità con il secondo governo Amato, ha saputo aprire vie nuove nella lotta contro il cancro e lasciando una preziosa e incomparabile eredità.
La Fondazione che prende il suo nome è nata nel 2003 per volontà dello stesso Umberto Veronesi, con la finalità di promuovere il progresso scientifico attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. La Fondazione è attiva in due aree operative: la ricerca e la divulgazione scientifica. Nell’ambito della divulgazione scientifica, si adopera affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni. Nel 2006 ha proposto un modello da compilare per il testamento biologico. Nel corso del 2015 ha erogato 179 borse di ricerca in ambito oncologico, cardiologico, delle neuroscienze e della nutrigenomica. La Fondazione Veronesi sostiene anche la Scuola Europea di medicina molecolare.
Nel giugno del 2015 è nata a Torino la Delegazione Piemontese della Fondazione Umberto Veronesi, GazzettaTorino ha raccolto la testimonianza della dottoressa Adele Artom, responsabile della delegazione cittadina che ha avuto occasione di conoscere e lavorare con il Professor Veronesi.
” Nella mia vita ho avuto alcuni privilegi ed uno di questi è stato sicuramente aver potuto incontrare il professor Umberto Veronesi . Lo conobbi più di 20 anni fa come paziente e allora mi colpì soprattutto la sua umanità , dote che reputo essere solo di pochi grandi medici . Molti anni dopo ebbi nuovamente l’onore di incontrarlo perché fui chiamata a far parte della delegazione torinese della FUV . Questa volta mi colpì la sua straordinaria cultura e conoscenza e l’amore per la scienza . Il professor Umberto Veronesi e ‘ stato e sarà sempre un uomo che non dimenticherò mai e, come me, tante donne a cui, con le sue ricerche, ha dato tanta speranza“.
Adele Artom responsabile delegazione torinese della fondazione Umberto Veronesi
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