Che l’Alfa Romeo Giulia sia – finalmente – realtà da circa un anno dopo la spettacolare presentazione al Museo di Arese della primavera 2015 (l’auto entrò in scena sulle note del Nessun Dorma cantato da Bocelli), è ormai cosa nota.
Ma le novità più succulente stanno invece avvicendandosi mese dopo mese, salone dopo salone. Sulla nuova “fidanzata degli italiani” – così come venne soprannominata l’antenata degli anni ’60 -, stanno via via esordendo nuove motorizzazioni e allestimenti.
Uno dei più interessanti è sicuramente “Veloce”, altro epiteto preso dal passato (a dimostrazione di come la storia stia sempre più aiutando le case per far breccia nel cuore degli appassionati), che contraddistingue una versione a benzina – 2 litri turbo da 280 CV, 0-100 km/h in 5,2 secondi – e una gasolio – 2,2 litri sempre turbo, 210 CV e consumi da utilitaria. Ma la novità più importante sta sotto al telaio perché le Giulia Veloce sono integrali, come le indimenticabili berline sportive degli anni ’80 e ’90.
Qui infatti il sistema che ripartisce la trazione su tutte e quattro le ruote (in Alfa denominato Q4) non è fatto per il fuoristrada come su un banale SUV ma piuttosto per esaltare le esuberanti prestazioni su asfalto, coniugando il piacere di guida di una trazione posteriore – come le Giulia normali, altra novità rispetto ai modelli precedenti, che risale alle grandi Alfa del secolo scorso – con la sicurezza, il comfort e l’inarrestabilità del 4×4.
Inoltre il Q4 è intelligente: infatti monitora costantemente le condizioni della strada e dialoga con l’elettronica di bordo che collabora alla stabilità e ad un handling sempre ai vertici. Anche il cambio automatico a 8 marce – dagli esperti di settore già considerato il migliore della categoria – contribuisce a una guida che finalmente pone al centro passione, divertimento e quel Cuore Sportivo Alfa da troppi anni ormai offuscato.
Per il resto la Giulia Veloce (prezzi a partire da 50.500 euro per il diesel, 54.500 per il benzina) rimane quella che non finisce mai di stupirci fin dalla sua presentazione: interni moderni e tecnologici – il volante col tasto di avviamento fa il verso a quelli di Ferrari -, particolari da vera sportiva italiana e poi quella linea… dite la verità, quant’era che non vedevate una macchina contemporanea così bella?
Sì, anche voi vi siete girati a guardarla quando l’avete vista la prima volta e ancora non smettete di farlo. D’altronde una fidanzata fa venire le farfalle allo stomaco e la voglia di innamorarsi di lei ogni giorno. Che le tedesche debbano preoccuparsi?
Luca Marconetti
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