Lo Studio d’arte contemporanea Tucci Russo ospita sino al 30 luglio i nuovi lavori di un grande maestro dell’arte contemporanea, Tony Cragg, protagonista della nuova personale dal titolo “Skulls etc…”
Il celebre scultore britannico (Liverpool, 1949) è noto a Torino per l’installazione Three columns – Punti di vista, le tre monumentali colonne in bronzo dorato alte tra i 10 e i 12 metri, svettanti verso il cielo e collocate di fronte allo Stadio Olimpico in via permanente.
Le sculture, realizzate a seguito di un concorso internazionale indetto dalla Fondazione De Fornaris, sono state scelte come simbolo e memoria delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 ed evocano la dinamicità dei volumi nello spazio. Il titolo fa riferimento, benché sfugga ad un primo sguardo, ai diversi profili di volti umani che si riconoscono progressivamente nelle silhouette delle grandi forme plastiche di apparente matrice astratta, profili che paiono emergere da esse in base alla posizione dello spettatore e quindi dai diversi punti di osservazione.
Un concetto ricorrente, quello della figura umana come parte di un cosmo, in un fluido passare dalla astrazione al figurativo e viceversa: quasi una firma dell’artista, concetto che si ritrova nelle opere presentate a Torre Pellice, risultato del lavoro degli ultimi due anni.
Le sculture in legno, bronzo, onice, acciaio si offrono come summa della produzione artistica di Cragg; al centro della sua sperimentazione resta la ricerca e l’emozione che nasce dall’incontro tra uomo e materia e le energie che ne scaturiscono, con una particolare attenzione alll’indagine sul volto, qui presente con un eccezionale e moltiplicativo autoritratto in bronzo dall’ironico titolo WE, la grande scultura Sail tratta da un unico blocco di onice, le Springs in legno e bronzo e lo Skull del titolo, un fluttuante e ambiguo bronzo bianco, equilibrio tra pieni e vuoti, affermazioni e negazioni (dal titolo di una sua mostra sempre da Tucci Russo) allusivo ed elegante altro da sé.
Con «Skulls etc.» l’artista torna nella galleria che ospitò la sua prima personale nel 1984. Cragg racconta che ha conosciuto Tucci Russo alla fine negli anni ’70 a Stoccarda in occasione di una mostra collettiva di pittura, lui scultore, in un momento storico in cui la grande parte degli artisti erano pittori, quasi un’ironia del destino. Da quel momento è nata una collaborazione e un’amicizia costante negli anni.
Esponente di rilievo della scultura inglese, ha incentrato la sua ricerca sull’uomo e sull’ambiente, naturale o artefatto. Tra i riconoscimenti, il Turner Prize nel 1988 e il Praemium Imperiale per la scultura conferitogli dalla casa imperiale giapponese nel 2007.