Il 9 febbraio 2017 i rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una decisione che istituisce un Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
Il patrimonio culturale comprende le risorse del passato in una varietà di forme e aspetti. Include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da musei, biblioteche e archivi.
Scopo di questa iniziativa è sensibilizzare all’importanza della storia e dei valori europei e rafforzare il senso d’identità europea. Al tempo stesso, si punta a richiamare l’attenzione sulle opportunità offerte dal nostro patrimonio culturale, ma anche sulle sfide cui è confrontato, come l’impatto del passaggio al digitale, le pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio e il traffico illecito di beni culturali.
Gli obiettivi principali di questo Anno europeo sono:
- promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale
- evidenziare il contributo economico offerto dal patrimonio culturale ai settori culturale e creativo, compreso per le piccole e medie imprese, e allo sviluppo locale e regionale
- sottolineare il ruolo del patrimonio culturale nelle relazioni esterne dell’UE, inclusa la prevenzione dei conflitti, la riconciliazione postbellica e la ricostruzione del patrimonio culturale distrutto
L’Anno europeo potrà contare su una dotazione finanziaria dedicata pari a 8 milioni di EUR. Rappresentanti del Parlamento europeo potranno partecipare in qualità di osservatori alle riunioni dei coordinatori nazionali organizzate dalla Commissione per lo svolgimento dell’Anno europeo.
“In quanto Europei, disponiamo di un patrimonio culturale particolarmente ricco, frutto della nostra lunga storia comune. Mi rallegro dell’opportunità di celebrare questo patrimonio e sono fiero di tutto quanto costituisce la nostra comune identità europea”. Owen Bonnici, ministro maltese della giustizia, della cultura e degli enti locali
Il Coreper sarà invitato ad approvare l’accordo in una delle prossime riunioni. Il presidente del Coreper invierà quindi una lettera al presidente della commissione CULT del Parlamento europeo, indicando che, se il Parlamento adotterà in plenaria il testo di compromesso approvato dal Coreper, il Consiglio adotterà il testo in prima lettura senza modifiche. Ciò dovrebbe consentire l’entrata in vigore della nuova normativa con sufficiente anticipo affinché la Commissione e gli Stati membri possano provvedere per tempo ai necessari preparativi.
L’idea di un Anno europeo del patrimonio culturale è stata sollevata per la prima volta nel 2014, quando il Consiglio vi ha fatto riferimento nelle sue conclusioni sulla governance partecipativa del patrimonio culturale. Ha ricevuto il convinto sostegno del Parlamento europeo e, nell’agosto 2016, la Commissione ha presentato la sua proposta relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale. Il Consiglio ha adottato un orientamento generale sulla proposta il 22 novembre 2016.