Leggere la Classica è un ciclo di conferenze che l’Orchestra Filarmonica di Torino ha saggiamente organizzato nella sede del Circolo dei Lettori per invogliare e coinvolgere il pubblico nel fascino del suono, della musica e nella vita dei suoi protagonisti.
Ad aprire le danze, giovedi 20 ottobre alle 18 e 30, sarà il Direttore Giampaolo Pretto, con una chiacchierata libera e aperta a tutti. Una specie di ouverture vocale, un hors-d’oeuvre, prima del concerto di martedì 24 al Conservatorio Giuseppe verdi, dedicato appunto alle ouverture di Franz Schubert, e Felix Mendelssohn Bartholdy. Il primo con l’Ouverture D591 In stile italiano, e l’Ouverture Le Ebridi o La Grotta di Fingal per il secondo compositore.
L’Ouverture D591 venne composta da Franz Schubert nel 1817: ad ispirare il compositore austriaco fu la musica di Gioacchino Rossini, che in quegli anni imperversava nelle sale da teatro viennesi. Affascinato dal linguaggio musicale rossiniano, coinvolgente e brillante, Schubert compose due Ouverture – la D590 e la D591 – che vennero entrambe indicate come “In stile italiano”. La D591 verrà eseguita nel concerto inaugurale dell’Orchestra Filarmonica di Torino, mentre l’Ouverture D590 – in una ideale ciclicità – sarà uno dei brani in programma di “La Stanza dei Giochi”, ultimo concerto di stagione, nel mese di giugno 2018.
E’ di pochi anni successiva, l’Ouverture op. 26 – conosciuta con il doppio nome di Le Ebridi o La Grotta di Fingal – che Felix Mendelssohn scrisse giovanissimo, al termine del viaggio attraverso l’Europa che l’aveva visto approdare anche sulle famose isole scozzesi. Alle Ebridi, Mendelssohn visitò la grotta di Fingal, luogo che, per gli strani echi, la potenza selvaggia della natura e le leggende gaeliche, gli ispirò la nota Ouverture accolta con entusiasmo all’epoca (ed altrettanto amata dal pubblico dei decenni successivi).
Un viaggio, quello in Scozia, che ispirò Mendelssohn anche nella scrittura della celeberrima Sinfonia n. 3 in la minore op. 56, nota come Scozzese. Il compositore fu molto colpito dalla visita ad Edimburgo dell’Holyrood Palace e dei luoghi storici legati alla regina Maria Stuarda. Impressioni che conservò nella mente e nel cuore per più di dieci anni prima di arrivare a comporre la Sinfonia, eseguita per la prima volta in pubblico nel 1842 alla Società Filarmonica di Londra.
Il concerto di ottobre, così come ogni concerto di stagione, verrà aperto dalla lettura, a cura dell’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e della Scuola Teatro Sergio Tofano, di un breve testo scritto per l’occasione dal giornalista Lorenzo Montanaro.
L’Orchestra Filarmonica di Torino, come ormai da anni, continuerà anche per questa stagione a triplicare la propria proposta concertistica, aggiungendo al concerto del martedì sera in Conservatorio la prova generale della domenica pomeriggio al Teatro Vittoria e la prova di lavoro del sabato mattina presso la sala multifunzionale di +SpazioQuattro, dando la possibilità al pubblico di seguire il lavoro dietro le quinte dal primo incontro con i direttori ed i solisti fino al concerto.