Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale del Diabete in Italia è organizzata sin dal 2002 per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione.
La Giornata Mondiale del Diabete sabato 11 novembre farà tappa anche a Torino è la più grande manifestazione del Volontariato in campo sanitario. In 500 città e cittadine d’Italia si svolgeranno centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete: Medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni (Croce Rossa, Alpini, Misericordia, etc.). Tutti prestano il loro impegno come Volontari e offrono gratuitamente strumenti per la prevenzione.
Durante la giornata tra gazebo e banchetti sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete.
Piemonte e Valle d’Aosta hanno un’associazione di riferimento molto presente l’AGD, Associazione per l’Aiuto al Giovane Diabetico che opera dal 1975; sabato 11 per tutta la giornata sarà in Piazza Castello per dare informazioni con un gazebo e un camion della Croce Rossa che svolgerà controlli gratuiti della glicemia, consigli e un concorso fotografico.
Abbiamo incontrato il Presidente Luca Travostino per farci spiegare come agisce l’associazione ed in che modo.
“La nostra Associazione collabora da oltre quarant’anni con l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e si occupa di offrire sostegno psicologico, formativo e burocratico ai bambini e ragazzi colpiti dal diabete mellito di tipo 1 e alle loro famiglie.
Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune che non si può prevenire; non è correlata allo stile di vita e alle abitudini alimentari scorrette, quindi riuscire a riconoscere per tempo i sintomi con cui si manifesta (sete e fame eccessiva, aumento della frequenza e della quantità di urina, calo di peso, stanchezza) significa evitare gravi complicanze come la chetoacidosi diabetica e il conseguente rischio di mortalità ad essa associato.
La nostra partecipazione alla manifestazione di Piazza Castello è quindi fondamentale per divulgare la conoscenza della patologia e abbattere le barriere ancora esistenti nella scuola, nello sport e nella vita di tutti i giorni. Siamo in piazza anche per dare voce alle famiglie che quotidianamente devono affrontare le problematiche relative all’inserimento a scuola dei bambini con diabete e all’assistenza da prestare agli alunni che necessitano la somministrazione di farmaci o altri specifici interventi durante l’orario scolastico.
Vogliamo ribadire l’importanza dell’applicazione del protocollo d’intesa fra l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e la Regione Piemonte contenente la definizione dei ruoli e delle competenze spettanti rispettivamente agli enti del comparto sanità (ASL/AO/AOU), alle istituzioni scolastiche e alle famiglie.
Siamo convinti che solo attraverso la partecipazione attiva e la collaborazione tra le istituzioni nel rispetto delle rispettive competenze e responsabilità, è possibile garantire agli alunni la piena integrazione e la regolare frequenza nell’ambito del proprio percorso scolastico.”