È giunto alla sua IV edizione ma è già un successo al quale le case automobilistiche sembrano proprio non voler rinunciare. E insieme a loro nemmeno gli appassionati, i curiosi, gli interessanti a comprare un’auto nuova – beati loro che possono – che si aggirano numerosissimi tra i padiglioni.
Tanto clamore ha portato, in questi seppur pochi anni, il Salone Parco del Valentino a ingrandirsi e “diffondersi” in praticamente tutto il centro di Torino, con sfilate, kermesse, iniziative dedicate non solo alle auto moderne e alle supercar ma anche ai modelli storici, i possessori dei quali sembrano partecipare con sempre rinnovato fervore.
Il merito va soprattutto alla formula: nessun biglietto, nessuna coda ai botteghini, nessun parcheggio a pagamento (se non quelli ordinari della città) e nessuna struttura fieristica dove si sta assiepati come sardine e ti spennano per bere un caffè. Qui i padiglioni di esposizione – tutti uguali, semplicissimi, dove al centro dell’allestimento c’è prima di tutto la vettura – si dipanano tra le frescure e i monumenti del Parco del Valentino, storico polmone verde della città che, grazie anche a eventi del genere, si riprende un po’ dei suoi antichi fasti e si scrolla di dosso quella bruttissima fama che ormai ha di ricettacolo di malavita e violenza. Almeno per cinque giorni.
Il circus è già cominciato ieri, 6 giugno, e andrà avanti fino a domenica notte. Dopo l’inaugurazione alla presenza dell’organizzatore di tutto, il vulcanico Andrea Levy, del neoministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, della sindaca Chiara Appendino e del presidente della regione Sergio Chiamparino, un bel giro fra i 70 stand è d’obbligo.
Balza subito all’occhio la presenza in pompa magna del gruppo FCA, con la presenza di ben 3 supercar Ferrari, delle veloci Stelvio e Giulia Quadrifoglio e Veloce e della nuovissima – è svelata in anteprima assoluta proprio qui – Jeep Renegade, coinvolta da un poderoso restyling di metà carriera e portabandiera degli inediti propulsori turbobenzina da 1 e 1,3 litri (potenze tra i 130 e i 180 CV).
Dalla Francia con furore lo stand di Peugeot, dove è presentata la nuova berlina-coupé 508, una vera sorpresa, un’auto straordinaria, a nostro avviso. Non mancano i “big” tedeschi: Mercedes con due stratosferiche AMG-GT in versione a 2 e 4 porte e con la Classe A, appena presentata (presa d’assalto dai giovani); BMW punta tutto sull’elettrico con la bella i8; Volkswagen va fuoristrada con la completa gamma SUV composta da T-Roc, Tiguan e il nuovissimo Touareg; Audi con le sportive. Dall’Asia approdano Kia e Hyundai con i loro modelli ibridi; Suzuki con la sportiva Swift Sport; Honda in grande stile con auto e moto; Lexus con i suoi SUV ecologici e puliti (è stata la prima ad equipaggiarli con motori ibridi); Mazda con la cattivissima MX-5 Yamamoto.
Poi ancora Land Rover con un bel Range Sport, Jaguar con la I-Pace, la sua prima vettura totalmente elettrica, Tesla, Volvo, Pagani, McLaren, Bentley. Ma non ci sono solo i grandi nomi: numerose e graditissime le partecipazioni di aziende che lavorano al futuro dell’auto con concept e soluzioni innovative (Giugiaro, IED Torino, Spice-X, UP Design). Molto apprezzata la rassegna dei prototipi (40 in tutto) di designer che hanno fatto la storia dell’automobilismo: Pininfarina, Stola, Spada, Touring Superleggera e Bertone, con la presentazione di quattro bei prototipi della collezione ora di proprietà dell’Automotoclub Storico Italiano. Festeggiati infine, nel cortile d’onore del Castello del Valentino, i 50 anni dell’Italdesign di Giorgetto Giugiaro (vi si accede con biglietto elettronico gratuito).
Fra le istituzioni gli stand di Politecnico di Torino, Poste Italiane Filatelia, Carabinieri, Esercito Italiano, AC Torino, Enel, GTT, Trenitalia, Polizia Municipale (con una bella Ferrari 458 in livrea dedicata) e Trenitalia.
Ma la grande festa per l’intera città si è animata alle 20.30, con la (rumorosa e roboante) Supercar Night Parade: centinaia di vetture sportive e dreamcar, radunatesi in piazza Castello, hanno sfilato per le vie dello struscio e per il “salotto buono” piazza San Carlo, prima di giungere al Valentino.
In testa i CEO e rappresentati ufficiali delle Case con i modelli più iconici e prestazionali in gamma (fra gli altri Horacio Pagani sulla sua Huayra, Paolo Pininfarina su Jaguar XJS, il pluricampione rally Paolo Andreucci su Peugeot 208, il collezionista Corrado Lopresto su Lancia Astura Farina, Fabrizio e Giorgetto Giugiaro su Sibylla GFG Style) e accodati molti privati su modelli più disparati.
Domenica invece, spazio al Gran Premio, la parata di più di 200 modelli supercar di tutte le epoche che muoveranno da piazza Castello, passeranno da piazza San Carlo, Via Po, Corso Casale, su per la collina fino a Superga, Strada Settimo e via tangenziale fino alla Reggia di Venaria dove rimarranno in esposizione per il pubblico. Sempre domenica, piazza Castello ospiterà le auto d’epoca del raduno Vintage Car e Parco Dora (area coperta) quello delle auto americane. Fra gli altri eventi infine, il meeting delle Dallara Stradale, vettura “pronto pista” realizzata dal costruttore emiliano, delle Tesla, delle Alfa, delle 500 a Stupinigi, delle Lotus, delle Lancia Delta, delle scoperte Renault Floride e la Smart EQ Fortwo e-cup, la competizione per le celebri vetturette elettriche che si tiene a Parco Dora.
Luca Marconetti