“Il più bell’abito che può abbigliare una donna sono le braccia dell’uomo che ama. Ma per chi non ha la possibilità di trovare questa felicità, io sono qui.”
Yves Saint Laurent
Per capire la genialità di Yves Saint Laurent bisogna partire dalla sua infanzia. Il piccolo rou de Paris cresce sulle coste dell’Algeria francese, sviluppando un rapporto quasi simbiotico con la madre e le sorelle. È un ragazzino introverso e impacciato, con la testa piena di idee e grandi occhi scuri che scrutano il mondo con curiosità e diffidenza.
Prima di trasferirsi a Parigi non apparteneva a nessun posto in particolare. La città delle luci gli ha dato un nome, la fama, l’immortalità, l’amore. Il suo maestro, Dior, lo stima tanto da lasciargli la direzione artistica della maison alla sua morte e modelle e attrici di tutto il mondo (prima fra tutte, l’eterna musa Catherine Deneuve) non sognano altro che essere vestite da lui.
Passionale e anticonformista, Yves Saint Laurent ha portato all’attenzione del mondo dell’haute couture una femminilità ibrida e morbidamente trasgressiva: dal trench, al tempo capo esclusivamente maschile, alla sottile eleganza dello smoking.
A dieci anni dalla morte, la rassegna Iconica – L’amour fou aperta al pubblico dal 10 al 16 giugno e organizzata da Monica Bruno e Angela Varasano, intende celebrare colui che “insegnò la moda ai parigini” con una settimana di eventi tra sfilate, mostre, incontri e workshop, per riportare in vita un’epoca d’oro in cui la moda non era solo un capriccio del tempo libero, ma un creatore di profondi cambiamenti culturali.
Gli eventi clou? La mostra-percorso (dal 10 al 12 giugno) dei capi vintage della maison YSL e YSL Rive Gauche: una vera e propria passeggiata attraverso il tempo tra le creazioni più rappresentative dello stile Saint Laurent, dagli abiti agli accessori indossabili su richiesta (c’è addirittura un fotografo disponibile a immortalarvi in pose da diva, sacre-bleu!); la collezione esposta è poco nutrita, ma vince l’idea della moda condivisa e facilmente accessibile.
Il programma entrerà nel vivo il 13 giugno, ore 20.00, alla Galleria Umberto I, che accoglierà la sfilata delle creazioni del couturier dagli anni ‘60 agli anni ’90 (l’evento è già sold-out). Le modelle scelte sono donne di tutte le età, a interpretare la modernità dello stilista.
Tra i workshop più interessanti, è imperdibile Da Mondrian a Matisse, l’arte influenza il lavoro di Yves Saint Laurent di giovedì 14 giugno (Laboratorio Luparia) durante il quale si analizzeranno le ispirazioni pittoriche dello stilista e il pubblico avrà la possibilità di realizzare, su diversi materiali tessili, i pattern iconici di YSL.
Ilaria Losapio