Nel cuore della città antica, a due passi da porta palazzo, sulla via che fu governata spiritualmente dai domenicani per Ottocento anni, rinasce la Chiesa del Santo Sudario. Un intervento importante che ridona alla città della Sindone un luogo di culto e di arte.
E’ una delle perle della Torino barocca che sorge all’incrocio tra via Piave e via San Domenico, nell’area dei Quartieri Militari della città settecentesca. Costruito nel Settecento, precisamente tra il 1734 e il 1764, è legata alla Confraternita del Santo Sudario ed è proprio la seconda sede di questa realtà con alle spalle oltre 420 anni di vita (è stata fondata nel capoluogo piemontese nel 1598) e che al suo interno conserva opere d’arte di inestimabile valore, mentre nella cripta è allestito il celebre Museo della Sindone.
A fare gli onori di casa sarà Gianfranco Favarato, presidente della Confraternita del SS. Sudario, proprietaria della chiesa. Tra gli invitati presenti all’incontro le rappresentanti delle dieci restauratici del Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale che ha condotto gli interventi di recupero delle inquadrature “trompe l’oeil” firmate dal veneziano Pietro Alzeri e del dipinto al centro della volta: la Trasfigurazione di Cristo, realizzato nel 1734 dal pittore piemontese Michele Antonio Milocco.
A spiegare il valore artistico e culturale del progetto Stefano Trucco, presidente del CCR e gli esponenti degli enti sostenitori del restauro che hanno sostenuto l’opera di restauro con quasi 100 mila euro di investimenti: Giovanni Quaglia, presidente di Fondazione CRT, Laura Fornara, vice responsabile dell’Area Arte, Attività e Beni Culturali della Compagnia di San Paolo, mentre Carlo Piccolo del Niaf (National Italian American Foundation di Washington), ha inviato una lettera di felicitazioni per la positiva conclusione dell’opera.
Gli approfondimenti sui restauri saranno a cura di Valeria Moratti, storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città di Torino e di Michela Cardinali, direttore del Laboratorio di restauro del Centro Conservazione e Restauro della Venaria. Un intervento sulla storia della chiesa, è stato realizzato da Gian Maria Zaccone, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, ente che da 50 anni segue le ricerche scientifiche sulla Sindone e che è anche responsabile della conduzione scientifica del Museo della Sindone.
Ora la Chiesa potrà tornare a servizio delle funzioni religiose e degli incontri dei Confratelli del SS. Sudario. Ma l’intenzione è quella di estenderne la fruizione alla città, con calendari di mostre, conferenze e concerti. Il primo della serie sarà quello in programma proprio l’11 gennaio, alle 21. Organizzato dal’Associazione Musicaviva – presidente e direttore artistico Daniela Costantini – il concerto è un estro poetico armonico sui Salmi di Benedetto Marcello e sarà eseguito da Soli, Coro e Camerata strumentale di San Pancrazio sotto la direzione di Bruno Bergamini.
Luca Rolandi
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