Mancano meno di 50 giorni dall’inaugurazione sono oltre cinquemila gli iscritti agli European Masters Games che saranno ospitati da Torino e altri Comuni della Città Metropolitana dal 26 luglio al 4 agosto. Provengono da 78 paesi, di cui il 30% extra Ue, essendo una competizione open.
Hanno tra i 25 (età del più giovane, in gara nel nuoto) e i 93 anni e storie umane e sportive l’una diversa dall’altra. Ci sono, infatti, star come la nuotatrice Jane Asher, che nella sua vita ha battuto 100 record Master, e sportivi molto più comuni. Anche il sindaco di Torino, Chiara Appendino, alla presentazione del programma, ha annunciato la sua partecipazione agli European Masters Games. “Questa rassegna è uno straordinario strumento di marketing territoriale – ha detto – un appuntamento di cui essere orgogliosi, anche per gli importanti valori trasmessi dallo sport”. Obiettivo degli organizzatori è di arrivare a 7.000 iscritti – le adesioni sono aperte fino al 30 giugno – con una ricaduta stimata tra i 15 e i 20 milioni di euro.
“Immaginate l’arrivo del ciclismo al colle di Superga, o la mezza maratona davanti alla reggia di Venaria o la 4000 scalini al forte di Fenestrelle, una gara forse unica al mondo”, ricorda Bernardino Chiavola, program manager degli Emg e vera anima della manifestazione che ritorna a Torino dopo i World Master Games del 2013. Le aspettative sono alte, e gli organizzatori fremono in vista del grande inizio.
Per l’occasione, il comitato organizzativo sta cercando di ottenere l’ingresso gratuito – durante i giorni dell’evento – a tutti i musei pubblici e importanti riduzioni per gli altri. La mascotte Tor, un toro alto tre metri amante degli sport, sarà posizionato davanti alla stazione di Porta Nuova per accogliere i trentamila visitatori attesi. “Partecipare non è stato facile”, interviene la Sindaca Appendino, “ci sono state molte difficoltà, ma abbiamo deciso di andare avanti per quello che questo evento rappresenta. Non solo per l’importanza che gioca nella valorizzazione del nostro territorio, ma anche per i valori che lo sport porta con sé, come il lavoro di squadra e il rispetto, fondamentali per costruire lo spirito di cittadinanza”.
La partecipazione della città, non solo come atleti, ma anche come spettatori sarà fondamentale anche per “dimostrare un grande sforzo di accoglienza”, ha dichiarato Paola Casagrande, dirigente regionale per la promozione della cultura, del turismo e dello sport. Le iscrizioni saranno infatti aperte fino a fine giugno e l’organizzazione e servono anche molti volontari per dare ancora una volta lustro allo sport torinese, e ad una cittadinanza che dopo i Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 ha dimostrato di avere i numeri e l’esperienza per ben figurare nei grandi eventi.
Luca Rolandi
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