Riflettere intorno alla dicotomia libertà/schiavitù, con oltre 40 appuntamenti – online ed in presenza – che prevedono lezioni magistrali, dialoghi, seminari e letture è il grande tema che dal 2 al 5 dicembre si occulerà il Festival del Classico.
Presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale, arrivato alla quarta edizione torna in presenza, dopo un 2020 interamente digitale che ha visto un “Classico Reloaded”.
I classici hanno un futuro. Questa la scommessa che lancia il Festival del Classico, che vuole riproporre la ricerca di buoni modelli nel dibattito per la gestione della polis e della res pubblica.
Come?
Attraverso un confronto critico con il pensiero antico e ponendo alcune domande, quali: la schiavitù nel mondo occidentale è sempre esistita? Qual è il risultato della globalizzazione in termini di libertà e schiavitù?
Giovedì 2 dicembre la rassegna si aprirà alle ore 18.30 al Circolo dei Lettori con il dialogo “Libertà e schiavitù. Dall’antichità al mondo globalizzato” con Luciano Canfora, filologo e storico, presidente del Festival del Classico, e la storica Eva Cantarella.
Oggi un assaggio solo online, alle ore 19, con Madeline Miller, scrittrice americana di best seller e docente di latino e greco con una lectio sulla forza dei miti.