Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità proclamata dall’Onu, si è svolta la Convention Nazionale 2021 di Special Olympics Italia. Un evento al quale hanno partecipato diverse personalità delle istituzioni pubbliche e sportive, atleti di fama mondiale e artisti musicali.
Il titolo della Convention è stato “Leader del cambiamento” e ad aprire i lavori è stata la testimonianza dell’Atleta Special Olympics, Valentina Costa: “Vivo in un paese dove la gente mi giudica per la mia disabilità, grazie allo sport ho tirato fuori capacità che non pensavo di avere. Noi Atleti stiamo dimostrando di poter essere protagonisti di un cambiamento culturale, affinché la società possa imparare a guardarci con occhi diversi”.
Parole forti, immediate e, purtroppo, reali.
La percezione delle persone con disabilità nel nostro paese è ancora relegata a stereotipi e schemi mentali non al passo dei tempi che stiamo vivendo. Nonostante i notevoli passi in avanti fatti negli anni, il cammino è ancora lungo e denso di difficoltà.
Lo sport può rappresentare una leva per attuare il cambiamento culturale necessario.
Ed è proprio la finalità di Special Olympics quella di valorizzare le disabilità intellettive al fine di promuoverle quale risorsa per la società, sensibilizzando l’opinione pubblica e ponendo le basi per il superamento dei pregiudizi e delle barriere culturali facendo risultare la diversità come risorsa invece che un limite.
Il focus va modificato: bisogna valutare e comprendere ciò che gli atleti possono fare invece di soffermarsi su ciò che non riescono a fare.
E gli atleti e le atlete di Special Olympics possono aiutare ad accelerare questo processo in tutti e duecento i paesi dove è rappresentato dove attraverso uno specifico percorso di formazione offre la possibilità agli atleti e alle atlete di sviluppare e dimostrare le proprie capacità anche fuori dal campo di gioco in ruoli di leadership, rendendoli promotori di un cambiamento culturale volto a favorire il rispetto delle differenze e a creare una società più inclusiva.
In Italia sono circa 1,3 milioni le persone con disabilità intellettive, un numero decisamente importante e che deve far riflettere ancor di più alla luce del fatto che la stragrande maggioranza di queste non sono ancora coinvolte nei circuiti sportivi, culturali e formativi dedicati.
Questa è una delle grandi sfide che attende il nostro paese, affermare i diritti e la dignità delle persone con disabilità.
Tema che è stato affrontato durante la Convention nazionale e successivamente in quella regionale del Piemonte che all’International Training Centre of the ILO, ha visto tra gli altri la partecipazione della Assessora alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Chiara Caucino, del Direttore della Fondazione Time 2 Samuele Pigoni, dell’atleta Sveva Gerevini e del neuropsichiatra Roberto Keller confrontarsi su come sia possibile superare gli ostacoli sociali e culturali che portano le persone con disabilità intellettiva a non esprimere pienamente le proprie capacità e potenzialità sul territorio torinese e piemontese.
Infine è stata annunciata la road map dei prossimi eventi di Special Olympics: Torino e il Piemonte saranno protagonisti di quattro anni di grandi eventi. Si parte coi Giochi Nazionali Estivi in programma a Torino dal 5 al 10 giugno 2022, per proseguire con i Giochi Nazionali Invernali del 2023 ed arrivare poi ai Giochi Mondiali Invernali di Torino 2025. E’ la prima volta che l’Italia ospiterà la massima competizione mondiale della categoria.
Una occasione in più per avvicinarsi e conoscere un mondo che dello sport fa sia una finalità che un mezzo di inclusione sociale e culturale.
Marco Chessa