Poema Circular, si avvicina, sorride, tende una mano, ed è subito musica e tango.
E’ in proiezione oggi lunedi 2 maggio alle ore 18, al Politecnico di Torino, il film “Poema Circular” presso l’aula magna “Giovanni Agnelli”. Sranno presenti gli autori, lo scrittore Giancarlo Guerreri e la Casa De Tango by Etnotango. L’ingresso è gratuito sino a esaurimento posti.
Una pellicola indipendente (Italia, ’33, ultima versione) un cortometraggio musicale e un omaggio alla città, calpestata nei suoi luoghi simbolici da affascinanti passi di danza. Che sia Piazza Castello di notte, la Galleria coperta Umberto I, il selciato magico e solitario ai piedi della Basilica di Superga ovunque si incontrino i protagonisti danno nuova vita, linfa dentro al vortice di un tango che ci ricorda quanto sia essenziale, imprescindibile, primario, avvicinarsi, abbracciarsi anche con gli occhi e poi ri-disegnare, lo spazio intorno.
Ballerini elegantissimi, poetici nell’abitare gli spazi, mentre la regia li insegue giocando con effetti scenici tra il bianco e nero, il colore che vira e la musica che domina.
Il film è una visione straniante, accogliente, che sa condurre, come un ballerino esperto nel reticolo di un film enigmatico. Nessun dialogo diretto se non quello dei giochi di sguardi e una straordinaria riproposta di una poesia ingiustamente dimenticata. I versi “Mais où sont les neiges d’antan?” («Dove sono le nevi di un tempo?»), estratti dalla Ballata delle dame del tempo di François Villon.
Alcune scene sono girate su una delle imbarcazioni che navigavano sul Po prima che l’incuria le facesse affondare. Vero che quella sorta di traghetti erano bruttissimi e inadeguati ma rivederli percorrere il fiume, mentre nel poco spazio libero sul ponte, una coppia vestita di bianco danza, suscita una grande malinconia per le cose che si perdono e non si sanno sostituire.
Il film è un momento di stacco dalla realtà magnifico. Ricco di rimandi, un film dalla scrittura luminosa e suadente, l’eloquio del ballo nitido quasi neoclassicheggiante e una trama, costruita sulla scia elicoidale delle atmosfere di Borges. Un’elegia all’eleganza, all’arte de ltango, al toccare le cose e il mondo con delicatezza e infine alla città.
Protagonisti di questa pellicola sono i teatrodanzatori di Etnotango LCMM (Libera Compagnia Musicale Migrante) & Friends, la ballerina Ilaria Doato, il neofita Ippolito Ostellino, i Maestri di tango Alessandro Guerri e Anna Boglione, la piccola Sofia e la partecipazione straordinaria dell’étoile argentina Carolina Gomez e dell’attore Stefano Ghione. Inoltre i musicisti Sara Terzano (arpa), Roberto Mattea (percussioni) e John Osezuwa (bongo). Una produzione Cluster & Stampede e Etnotango, con la regia di Alessandro Avataneo e soggetto di Monica Nucera Mantelli.