Torino in uno scatto, meravigliosamente naturale
L’incantevole opera “Cathedral, Mountain, Moon”, realizzata dal fotografo piemontese Valerio Minato, ha trovato il suo posto d’onore nella galleria virtuale della NASA (‘apod.nasa’) Ne sta parlando tutto il mondo! E non è la solita immagine di Torino.
Cos’ha di speciale? Non è un fotomontaggio e non è stata concepita con l’intelligenza artificiale. Nella penombra dorata del tramonto, tre icone si sono unite in un tableau perfetto sopra i cieli di Torino, catturando nientemeno che l’attenzione della NASA e meritando l’onorevole titolo di “Foto del giorno Apod” (Astronomy Picture of the Day). Si tratta di una composizione maestosa, immortalata dall’obiettivo del fotografo piemontese Valerio Minato, che è riuscito a catturare l’essenza di Torino. Minato ha reso protagoniste universali, la Basilica di Superga, la regale piramide del Monviso e la falce della Luna crescente, che il 15 dicembre scorso, alle 18:52, in un allineamento celestiale, hanno incantato il mondo.
Minato, con palpabile entusiasmo, ha condiviso la sua vittoria su Facebook: “Il regalo più bello, una gioia immensa”. E non è difficile capire il perché. Questa immagine, intitolata “Cathedral, Mountain, Moon“, visibile sul sito ‘apod.nasa‘, è il risultato di un meticoloso lavoro e di una paziente attesa. Con un occhio all’astrofotografia e l’altro all’arte, Minato ha pianificato con precisione millimetrica, cercando il punto perfetto e aspettando il momento in cui il cielo avrebbe dato il suo tacito assenso.
Per sei lunghi anni, Valerio Minato ha perseguito un sogno: immortalare la luna in una danza celeste con la Basilica di Superga e il Monviso, inseguendo una visione di armonia che potesse ricordare la perfezione. La determinazione lo ha spinto oltre i confini della passione comune, in una ricerca ossessiva del momento giusto. E poi, come un regalo sotto l’albero di Natale, il suo lavoro è stato incoronato dalla NASA.
Tuttavia, questa foto, che adesso splende sotto i riflettori internazionali, è l’apice di una montagna invisibile di sforzi: innumerevoli ore di preparazione, esplorazioni meticolose, appostamenti pazienti, e un’infinità di scatti che hanno sfiorato la perfezione, ma non l’hanno mai realmente toccata, fino al trionfo finale. Quel perfetto allineamento è più di un’immagine: è il capitolo conclusivo di un’epopea personale, una narrazione fatta di persistenza e di puro estro creativo.
Questo è dunque ciò che rende l’opera di Minato speciale, non vi è ombra di dubbio: essa si distingue come un inno alla bellezza impalpabile che ci circonda, un invito a riscoprire la meraviglia che il cielo ci offre ogni giorno. La sua fotografia celebra non solo la sinfonia visiva della natura, ma anche la rara abilità di cogliere l’effimero, di fissare nell’eternità quegli istanti in cui la bellezza della nostra città, la sua essenza, ci viene svelata in una luce eccezionale.
Attraverso l’obiettivo di Minato, impariamo a vedere non solo con gli occhi ma anche con l’anima, che ci ricorda quanto siano straordinari i regali dell’universo, quelli che non richiedono filtri o manipolazioni digitali per essere apprezzati. La sua fotografia si fa portavoce di un mondo che, anche nell’era della tecnologia avanzata, non smette mai di stupirci con la sua innata e magnifica grandiosità.
Lara Ballurio