E’ di questi giorni la nascita di un Comitato Promotore senza scopo di lucro, per riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità della costituzione di un Ente per la valorizzazione del patrimonio culturale ed archivistico del mondo dell’ Architettura partendo dallo studio e valorizzazione dell’ attività di Elio Luzi e, conseguentemente costituire la Fondazione Luzi Architettura.
Del Comitato fanno parte Ezio Gaude come Presidente e Tesoriere, Cristiana Chiorino e Valentina Luzi nel ruolo di Consigliere, lo stesso si dota fin dalla sua costituzione di un Comitato Scientifico, incrementabile con nomine successive, formato da Andrea e Valentina Luzi e da Mario Montalcini.
Abbiamo interpellato il figlio di Elio, Andrea Luzi per farci dire qualcosa in più.
Ci racconta come nasce l’idea di costituire un comitato e conseguentemente una Fondazione per Elio Luzi ?
Il legato di mio padre, Elio Luzi, consiste nell’Archivio dei suoi disegni – 60 anni di attività- e nei valori immateriali connessi alla sua figura di altissima umanità.
Ho fatto recentemente periziare e asseverare il valore di questo Archivio che verrà conferito alla Fondazione Luzi ai fini del suo riconoscimento da parte della Regione Piemonte e da parte dello Stato.
Dal momento che è un percorso non immediato, e serve essere operativi più rapidamente rispetto ai tempi prospettati per tali riconoscimenti, è stato dato vita al Comitato Promotore Fondazione Luzi Architettura per poter operare prima del riconoscimento e sviluppare tutte quelle attività utili a rafforzare la presenza pubblica dell’Archivio Luzi, come quelle avviate in questo mese di aprile, a dimostrare che la gioia, l’ironia, la complessità e l’entusiasmo di vivere sono valori incontenibili, cui dare il volo nonostante l’attesa del riconoscimento di stato di Fondazione.
Cosa non sappiamo del mondo di Luzi ? Chi era l’uomo che costruiva case geniali e torri?
La collaborazione durata vent’anni (1954-1974) tra Elio Luzi e Sergio Jaretti ha prodotto opere innovative e non convenzionali, concentrandosi principalmente sul progetto residenziale. Accomunati – pur nella diversità di atteggiamento e con punti di vista, anche ideologici, talvolta opposti – da un’acuta insofferenza per le soluzioni precostituite, da un’ansia di sperimentazione, da un umorismo capace di sovvertire dall’interno ogni norma o regola apparentemente scontata.
Progettano edifici come oggetti unici con forte individualità con una grande attenzione al rapporto tra interno ed esterno e ai temi della produzione edilizia e all’uso di materiali in modo innovativo. Ma non sono tanto le torri a contare, ma l’humanitas che trapela da un mestiere, la voglia eterna di raccontare, per cui le architetture di Elio Luzi sono sempre narrative, filmiche, quasi fossero un mondo… La persona, ben prima dell’ Architetto… Prima i sentimenti, poi i soldi….era il senso che innervava l’educazione a noi trasmessa….
Sovente, le sue Architetture contenevano quelli che lui chiamava ‘i sogni di bellezza’, strani angoli, rientranze, cupolotti, disassamenti un pò sbilenchi, senz’altro romantici! Che bello! Quanto amore!
A cosa attribuisce il fatto che raramente conosciamo chi ha costruito la nostra città, comprese le case in cui viviamo?
Dobbiamo cambiare la narrazione che facciamo della nostra città, una città che per oltre due terzi si è costruita tra gli anni cinquanta e settanta. Il Comitato e la successiva Fondazioni Luzi sono nati con il preciso scopo di valorizzare, conservare e promuovere l’attività dell’architetto Elio Luzi in qualità di straordinario interprete della vita, qui inteso come valore inscindibile tra professione e vita. A tal fine partecipa e organizza mostre, convegni, presentazioni di libri, di studi e ricerche, e svolge attività di networking nel settore dell’architettura e dell’ingegneria. Specifica attenzione è rivolta all’idea di capitalizzare culturalmente gli aspetti artistici e architettonici legati al progetto della città e del paesaggio.
Nella fotogallery i disegni del progetto di Elio Luzi per Piazzale Valdo Fusi.