Scriveva il premio Nobel Rabindranath Tagore : “Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto”.
Legate a queste parole sono esposte dal 10 giugno allo Spazio Mouv’ di Torino le opere di Sabrina Costantini Always, in una ricerca sulla raffigurazione dell’albero: dalla metafora al significato simbolico, dall’essenza vitale al significato intimamente psicologico.
La mostra è curata da Ivana Mulatero, titolo scelto Dissolvenze. Ultimi alberi, e come ultimi alberi sono i lavori che scaturiscono da un confronto tra i sogni e una natura che respira , una dialettica degli opposti che procura in Sabrina Always: “…una nostalgia di un mondo primordiale che abbiamo dentro di noi che quotidianamente non riusciamo ad abbracciare”. I soggetti evocati in pittura hanno impalcature e trame leggere di chine liquefatte nelle polveri dei pigmenti come Albero arlecchino e Luna rosa, due dipinti del 2014, nei quali si abbandona la solitudine del soggetto per immergerlo in un gioco di prestigio dove l’albero si dissolve in un crogiolo di materie e di tinte che hanno bisogno di uno spazio ampio, quasi un quadrato – verrebbe da dire un ring della vita – entro cui dare luogo a concrezioni naturalistiche illusorie.
Da un colloquio con la materia dell’affresco che s’era fatto nella precedente personale al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, si aggiunge un impegno sottile ad alleggerirne le memorie con l’esecuzione più attenta a rendere la luce-colore del bianco calce, spruzzato a corpo, per suggerire l’emozione di una percezione trasognata di una radura d’alberi che hanno il Sole tra i rami.
Il bianco calce cede alla tentazione di narrare una storia in Rami di cristallo e divenire un segno grafico ispessito che disegna le forme, sottolinea le ombre e rileva lo spessore ma senza retorica mimetica, piuttosto con garbo sbarazzino, a metà tra la scioltezza sapiente di una tavola di fumetto e la pagina illustrata di una fiaba. Virando entro la pasta cromatica, energicamente ramificando e orientando chiazze di rosa e di verde (le sue antiche e sfrenate tempeste che scuotevano solo l’albero, ora cercano di raggiungere e conquistare più spazio alla pittura), Sabrina Always trova la figurazione immersa nel Tessuto di nidi e foglie. La contesa tra astrazione e figurazione, regola la temperatura espressiva delle opere bilanciate tra il colore che genera la forma e la forma che fa vedere la vitalità affabulatoria dei pigmenti, sia in una tela di grandi dimensioni e non ancora terminata e sia nella piccola tavola Rosa piangente. Dai medesimi assunti prende linfa l’arbusto dal quale Fioriscono i cachi, un’opera con cui si ritorna ad un formato rettangolare, nello sviluppo accentuato nel senso della lunghezza che accompagna la sola chioma dell’albero. Uno schema portato alle estreme conseguenze con il dipinto Due cuori in dissolvenza che, a dispetto del titolo romantico alla Peynet, esibisce la trasfigurazione di un albero in un essere tentacolare i cui rami, grintosi rabeschi decò, si protendono come mille braccia ad afferrare i vapori delle brume di calce.
Sabrina Costantini Always è nata a Venezia, da più di vent’anni lavora nel campo della pittura, del restauro e dell’interior design anche come consulente cromatica, sviluppando una particolare attenzione per la dimensione simbolica dei colori. La sua esperienza pittorica si snoda dall’applicazione delle tecniche più antiche, tra le quali l’affresco e il «trompe-l’oeil» in stucco veneziano, all’impiego dei più innovativi materiali ecocompatibili per superfici murarie.
SPAZIO MOUV’ – Via Silvio Pellico 3 – 10125 Torino – info@spaziomouv.it – www.spaziomouv.it –