Il Teatro Regio Torino Rossini Tour prenderà il via mercoledì 3 dicembre 2014, prima tappa all’Harris Theater di Chicago, uno dei più moderni e funzionali auditorium mai costruiti. Inaugurato nel 2003, è da subito diventato un luogo di riferimento nel panorama internazionale della musica classica. Venerdì 5 dicembre alla Roy Thomson Hall di Toronto, avveniristica sala dall’acustica perfetta, cuore musicale di una delle più importanti città del Canada.
Domenica 7 dicembre nella prestigiosa Carnegie Hall di New York nella quale Antonín Dvořák, George Gershwin, Arnold Schönberg e Igor Stravinskij hanno presentato, in prima assoluta i loro capolavori. Verrà eseguito il Guglielmo Tell nella più grande delle tre sale che compongono la Carnegie Hall: l’Isaac Stern Auditorium, dalla capienza di 2804 posti.
Il tour si concluderà martedì 9 dicembre ad Ann Arbor, all’Hill Auditorium, l’altra rinomata sala da concerti del Midwest dalla formidabile capienza di 3561 posti che ha accolto – in più di cento anni di attività – artisti del calibro di Enrico Caruso, Joan Sutherland, Jessye Norman, Yo-Yo Ma, Vladimir Horowitz e prestigiose orchestre quali i Wiener Philharmoniker e la London Philharmonic Orchestra.
A questi quattro concerti si aggiungono due importanti e prestigiosi appuntamenti: domenica 7 dicembre, Gianandrea Noseda dirigerà l’Orchestra del Teatro Regio in un concerto straordinario presso la sede di Eataly a New York. Una serata che già si configura come uno degli appuntamenti clou dell’inverno newyorkese. In programma, celebri sinfonie tratte da quattro opere di Gioachino Rossini: La gazza ladra, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell. Un concerto che unirà la cultura del cibo italiano e quella della grande musica in una serata di beneficenza: per l’occasione saranno raccolti fondi destinati a The Global Fund, associazione in prima linea nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, che vanta tra i fondatori il cantante Bono.
Lunedì 8 dicembre, sempre a New York, nella prestigiosa sede dell’ONU, più conosciuto come il Palazzo di Vetro, in occasione della conclusione del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, l’Orchestra del Teatro Regio eseguirà, di Ottorino Respighi, Antiche arie e danze e, di Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni, direttore e solista Sergey Galaktionov, primo violino dell’orchestra. Con questo appuntamento daremo vita a un importante momento nella storia del nostro Teatro e dell’Italia intera: un concerto per diffondere, sotto il segno della musica, un forte messaggio di pace e fratellanza tra i popoli.
Nelle quattro tappe del Teatro Regio Torino Rossini Tour, il Direttore Gianandrea Noseda guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, nell’ultimo frutto del genio di Rossini composto nel 1828: Guglielmo Tell. Il baritono Luca Salsi, apprezzatissimo interprete del repertorio rossiniano, darà voce al protagonista. Il tenore John Osborn, appena premiato con l’importante “Bellini d’Oro” per la sua carriera internazionale, darà vita al personaggio di Arnoldo, il congiurato conteso tra amore e patria. Nel concerto di Toronto lo stesso ruolo sarà affidato a Enea Scala, giovane tenore che ha già collaborato con importanti direttori quali Bartoletti, Rousset, Mariotti e rinomati registi quali Michieletto, Vick e Vizioli. Il soprano Angela Meade, vincitrice di numerosi concorsi internazionali nonché apprezzata interprete del repertorio operistico italiano, interpreterà la principessa Matilde.
Completano il cast Marco Spotti (Gualtiero Farst), Fabrizio Beggi (Melcthal padre), Marina Bucciarelli (Jemmy), Anna Maria Chiuri (Edwige), Gabriele Sagona (Gessler), Mikeldi Atxalandabaso (Ruodi), Saverio Fiore (Rodolfo) e Paolo Maria Orecchia (Leutoldo). Il Coro del Teatro Regio, protagonista di alcune tra le più belle pagine di quest’opera, sarà istruito dal maestro Claudio Fenoglio. L’opera, eseguita in forma di concerto, sarà proposta con la traduzione italiana di Calisto Bassi, ripristinata da Paolo Cattelan nel 1988.
Il Direttore Gianandrea Noseda considera il Guglielmo Tell uno dei più grandi capolavori del repertorio operistico di tutti i tempi. Dice Noseda: «Il Guglielmo Tell è un titolo con cui fare i conti per riassumere l’esperienza del passato, ricavarne il meglio e proiettarsi al futuro». Rossini cominciò a scrivere la sua ultima e rivoluzionaria opera nella primavera del 1828: ormai da qualche anno risiedeva a Parigi e il pubblico attendeva con ansia un’opera nuova ideata esplicitamente per la platea parigina. Guglielmo Tell fu completato in cinque mesi (un tempo insolitamente lungo per il musicista) ma alla prima rappresentazione, nell’agosto 1829, i più l’accolsero con freddezza; solo una parte dei critici e dei musicisti, come Berlioz e Donizetti, seppero apprezzare la bellezza di una musica squisitamente romantica; Donizetti stesso disse: «Il primo e il terzo atto li ha scritti Rossini, il secondo Dio».