Massimo Bottura, chef di fama globale e patron di Osteria Francescana, è “salito” aTorino nell’ambito degli incontri Eat-Art organizzati dalla Fondazione De Fornarispresso la GAM.
La grande Arte contemporanea è stato il centro dell’incontro, un dialogo che ha deliziato le centinaia di persone intervenute.
Citando Cattelan, De Dominicis, Ai Weiwei, Emilio Mazzoli e altri Bottura ha creato un link fra i suoi piatti e il messaggio artistico.
Il parallelo fra un piatto e l’ultima opera di Joseph Beuys – “Capri Battery” – ha poi definitivamente dimostrato che l’eccellenza in cucina non può prescindere da un patrimonio culturale.
Ma Bottura ha lanciato anche, attraverso frasi ad effetto, importanti messaggi al mondo della gastronomia italiana.
In estrema sintesi:
– L’eccellenza passa dagli artigiani e dai produttori che forniscono materia prima;
– Lo Chef non è un artista ma il link fra artigianato e pubblico;
– La gastronomia italiana ha un futuro (Baronetto e Crippa su tutti) ma non deve aver paura di aprirsi a nuovi stimoli;
– Il cibo locale e sostenibile non è moda, ma vera rivoluzione culinaria;
– Un grande Chef non cucina per lo stomaco ma per la mente.
Dall’incontro abbiamo capito una cosa. Alle tre stelle Michelin non possono arrivare tutti.
In conclusione l’intervista di Massimo Bottura rilasciata agli amici di Cocina Clandestina.
Link agli eventi EAT-ART.
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