L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale delle donne, meglio nota come la Festa delle donne; meno note e più diversificate sono invece le origini legate alla nascita di questa celebrazione.
Ma, che importa?!
Mais, ong torinese che da 25 anni lavora con le donne e per le donne, per un giorno vuole solo festeggiare!
Festeggia Ana Maria in Nicaragua, e tutte le donne che ogni giorno affrontano con ironia e determinazione la sofferenza, le difficoltà di trasporto e quelle economiche; tutte le donne che stuprate e sfruttate sulle strade sperano in un futuro migliore e non smettono di amare.
Festeggia Kinu, immigrata di serie A perché di origine italiana, e tutte le donne che vittime della guerra, della carestia, con la voglia di cambiare sfidano ogni giorno il destino. Festeggia lei e tutte le donne madri che diventano custodi dei loro figli nonostante la mancanza di servizi per l’infanzia; festeggia la bellezza e la solarità femminile.
Festeggia con le mimose, dimenticandosi per un attimo che per coltivarle molte donne sono state sfruttate.
Festeggia Cettina, da anni in Egitto, madre e sposa felice perché non sottomessa; e con lei tutte le donne torturate e quelle che creano piccole imprese e creazioni artigianali, ottemperando alla restituzione dei crediti ricevuti. Festeggia con lei che convive con religioni e lingue diverse che l’hanno resa saggia e critica; donna del sud che ha conosciuto altri sud.
Festeggia Elena, e con lei tutte le donne giovani che stentano a trovare un lavoro e che quando lo trovano è pagato meno che ai loro coetanei maschi; festeggia tutte le donne intelligenti ed ironiche che rimangono nascoste, tutte le donne che usano la tecnologia sfidando i pregiudizi, tutte quelle sottoposte ai giudizi.
Festeggia Valeria e tutte le donne che non raggiungeranno mai il potere perché è “maschio”, tutte quelle che sorridono nonostante i disservizi sanitari e burocratici; tutte quelle che nonostante vivano nel marcio rimangono immacolate.
Festeggia tutte le donne che in questi decenni ha incontrato, festeggia “le mille e una cosa che la fanno donna ogni giorno e che la fanno alzare orgogliosa tutte le mattine benedicendo il suo sesso” (Gioconda Belli)
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Silvia Pochettino
Comunicazione COP – Consorzio delle Ong Piemontesi
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