Con le Danze Celesti l’Orchestra Filarmonica di Torino tenta l’ambizioso progetto di collegare il trascendente e il dionisiaco. In programma un brano in prima esecuzione assoluta commissionato appositamente al compositore Carlo Alessandro Landini: Louange de l’Eternel, versione orchestrale di una pagina pianistica nata nel 2008 ispirata a un versetto del Salmo 144: “Canti la mia bocca la lode del Signore, e ogni vivente benedica il suo nome santo, in eterno e sempre”.
Descritta da Richard Wagner come ”apoteosi della danza”, la Sinfonia n. 7 di Beethoven è una pagina dionisiaca per eccellenza, che mette al centro la fisicità del suono e del ritmo tanto da far passare in secondo piano gli schemi formali della composizione. Oltre all’introduzione non ci sono pagine lente: se la danza è il motore del secondo movimento e del Presto, è soprattutto nel finale che il ritmo e la dialettica di pesi, forze, energie sprigionati dalle varie sezioni dell’orchestra prendono il sopravvento, occupando per intero la scena musicale.
Farà da ponte tra questi due brani il Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Schumann, descritto dall’autore stesso come “Un qualcosa a metà tra sinfonia, concerto e grande sonata” e pensata per sfuggire ai criteri allora correnti, concentrati per lo più sul bisogno di esaltare le capacità virtuosistiche del solista. Ne scaturisce una pagina dominata dal senso di attesa, sulla promessa di qualcosa che non arriva, più che sul compiuto svolgimento dei materiali musicali usati dal compositore.
Per l’occasione l’Orchestra Filarmonica di Torino torna a collaborare con Martina Filjak, pianista dalla presenza carismatica e magnetica, uno dei talenti musicali più luminosi emersi negli ultimi anni dalla Croazia. Il suo percorso è costellato di premi e riconoscimenti prestigiosi tra cui il Primo Premio al Concorso Viotti di Vercelli 2007 e il Primo Premio alla Cleveland Competition nel 2009.
Sul podio, la direttrice franco-algerina Zahia Ziouani, che arriva per la prima volta in Italia per questa produzione. Formatasi con Sergiu Celibidache, Zahia Ziouani si dedica anche a progetti di educazione del pubblico alla musica sinfonica e operistica, creando ponti tra Francia e Algeria e tra Parigi e la sua banlieu. È stata nominata Chevalier de l’Ordre National du Mérite Français nel 2008 e a Chevalier des Arts et des Lettres nel 2012.