Presentato a Palazzo Madama un nuovo progetto che estrae valore finanziario dalle opere d’arte e offre servizi di avanguardia al collezionismo pubblico e privato.
Si è svolta nella prestigiosa Aula del Senato di Palazzo Madama di Torino il convegno su arte e mercato dal titolo Affidarte, un nuovo paradigma sul valore dell’arte.
Il convegno, svoltasi alla presenza di un folto pubblico di professionisti e collezionisti, è stato organizzato da Azimut Capital Management, società del Gruppo Azimut – la più grande realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano quotata alla Borsa di Milano con un patrimonio di oltre 46 miliardi di euro – e da Cofircont Compagnia Fiduciaria ed è stato coordinato da Michele Muscolo, amministratore delegato di e ha coinvolto un panel di autorevoli relatori formato da istituzioni ed esperti d’arte, di finanza, legali, fiscali, fiduciari e di servizi di casa d’asta e depositari di opere d’arte.
La prima parte del convegno ha proposto uno stato dell’arte sui beni culturali in Italia, analizzando le diverse forme di collezionismo che hanno dato origine a musei e raccolte private e sul significato, anche filosofico, di possesso e di fruizione di un bene artistico da parte del singolo e delle comunità, concetto brillantemente espresso da Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Direttore di GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Le opere d’arte sono state quindi analizzate nei passaggi ereditari come beni mobili, oggetti di passaggi di proprietà resi fluidi dalle aste e da movimenti di mercato, spesso limitati dai vincoli posti dalle Soprintendenze alla circolazione internazionale delle opere, rendendo di fatto molti beni vincolati, cioè soggetti a tutela per effetto di un formale provvedimento di dichiarazione di interesse culturale. Questi argomenti sono stati analizzati da un punto di vista giuridico ed economico da Giulio Biino, Presidente del Consiglio Notarile di Torino, e Luca Asvisio, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino e Provincia.
Fulvia Tesio, Dottore Commercialista e Revisore Contabile ha invece ricordato i punti cardine dell’Art Bonus, provvedimento che consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.
Paolo Martini, Amministratore Delegato Azimut Capital Management e Co-Direttore Generale Azimut Holding ha quindi introdotto il tema dell’arte nei servizi di wealth planning, argomento che è stato al centro dei lavori pomeridiani e che ha svelato un progetto del tutto nuovo, presentato in anteprima sul territorio nazionale, relativo alla possibilità di utilizzare le proprie opere d’arte per ottenere liquidità senza ricorrere necessariamente alla loro vendita.
Oggi in Italia l’opera d’arte non viene di fatto accettata a garanzia per ottenere finanziamenti e il possessore di un’opera che abbia necessità finanziarie anche di breve periodo spesso si trova costretto a “svenderla”, andando incontro ad altissimi costi e privandosi di un bene di affezione.
Stefano Zorzi, esperto d’arte e collezionista, ha presentato Fidartis, progetto che si propone di “liberare valore” dalle opere d’arte attraverso un’assistenza (nell’ambito di un affidamento e una fiducia condivisa, come giustamente evoca il nome scelto) in tutto il processo di gestione finanziaria e di conservazione del bene, in modo da consentire al privato, ma anche al soggetto pubblico, di utilizzare le opere d’arte al pari di valori mobiliari. Il progetto si avvale di un network integrato di molteplici competenze: esperti d’arte, di finanza, legali, fiscali, assicurativi, fiduciari, e del mondo dei servizi legati al mercato dell’arte quali case d’asta e depositari professionali.
Il proprietario di un’opera potrà in tale modo ottenere un finanziamento bancario garantito dall’opera stessa senza dover vendere o alienare necessariamente parti del proprio patrimonio artistico. “Il progetto Fidartis nasce proprio per colmare questa lacuna, e permettere anche al nostro paese di avere un servizio per estrarre valore finanziario e non solo commerciale dalle opere d’arte al pari di altri paesi quali gli Stati Uniti e l’Inghilterra” ha ribadito Michele Muscolo, ad di Cofircont.
Di fondamentale importanza, ai fini della realizzazione del progetto, il servizio legale presentato dell’avvocato Alessandro Accinni e quello di conservazione delle opere di pregio illustrato da Alvise di Canossa attraverso i servizi di trasporto e custodia di Arteria e ArtDefender.
Paolo Martini, ne ha sottolineato l’innovazione, carattere proprio del DNA di un gruppo indipendente come Azimut che, dopo aver lanciato il progetto “Libera Impresa” dedicato al mondo delle imprese, affronta oggi una nuova sfida con questo progetto di cui Azimut è partner commerciale completando cosi la propria offerta di servizi proponendo soluzioni e strategie innovative in grado di adattarsi efficacemente ai mutamenti dello scenario contemporaneo.
Un nuovo paradigma, dunque, che ci si augura possa contribuire a mantenere unite collezioni pubbliche e private importanti, spesso disperse per necessità; raccolte che nella loro stessa natura di organismi costruiti nel tempo hanno in sé un valore intangibile ma prezioso, che narra della nostra stessa storia e che ne racconta vicende, cambiamenti, identità culturali: un vero patrimonio collettivo, e non solo del singolo.