Anche la Città di Torino e la Fondazione Torino Musei aderiscono all’iniziativa M’illumino di Meno, la più celebre campagna di sensibilizzazione radiofonica sul Risparmio Energetico e sulla razionalizzazione dei consumi, lanciata da Caterpillar, Rai Radio2. M’illumino di Meno è giunta alla sua decima edizione.
Il 14 febbraio, durante la trasmissione di Caterpillar a partire dalle ore 17, verranno spente le luci di Piazza Castello, nell’area pedonale davanti a via Garibaldi, fino alle 19,30, orario di fine trasmissione.
Nel buio della piazza, venti radioascoltatori di Caterpillar potranno partecipare a una singolare “visita guidata al buio” a Palazzo Madama in compagnia di un Conservatore del Museo: la scoperta di alcuni capolavori in un’atmosfera davvero unica.
Grazie alle torce elettriche offerte da Iren i fortunati ascoltatori potranno visitare una sala e scoprire le sue opere “sotto una luce nuova”.Contemporaneamente, il servizio di bike sharing ToBike farà circolare nella piazza al buio sei biciclette corredate dalle luci d’artista di Martino Gamper. Sul retro del Palazzo, davanti a via Po, un faro illuminerà la scritta “Torino s’illumina di meno” sulla facciata tra le due torri d’epoca romana.
“Torino ha aderito fin dalla prima edizione a M’illumino di Meno, dimostrando una piena consapevolezza del valore delle nostre azioni quotidiane sull’ambiente – ha sottolineato l’assessore all’Innovazione e all’Ambiente, Enzo Lavolta – il rispetto per l’ambiente è un’esigenza fondamentale per la qualità della vita e la salute di ciascuno di noi. Ma comporta l’esigenza di fare un salto culturale, una cambiamento nelle abitudini che riveste ogni aspetto della nostra esistenza. Per questo è importante che anche le istituzioni culturali come la Fondazione Torino Musei partecipino a questa azione di trasformazione culturale, che è soprattutto una chance che diamo a noi stessi”.
“La cura che il museo ha verso le opere d’arte e verso i propri visitatori è la stessa che ci spinge a un’attenzione per l’ambiente – dichiara Patrizia Asproni, Presidente della Fondazione Torino Musei – per ridurre la nostra impronta ecologica, migliorare la nostra efficienza e gestire al meglio le risorse a disposizione. Un museo è un luogo di bellezza, ma anche un luogo affascinante di alta tecnologia legata all’illuminazione, agli impianti di controllo delle condizioni climatiche, alla sicurezza delle opere. A Palazzo Madama sono montate circa 3600 lampade che illuminano le sale di esposizione e gli spazi dei servizi. Le opere in vetrine sono illuminate da fibre ottiche e da LED a luce bianca da 1 W. Nel corso del 2013 è iniziata la sostituzione di un centinaio di lampade alogene delle sale del piano terra e del primo piano con lampade a LED che hanno ulteriormente abbassato il consumo energetico passando da 75 W a 7-8 W e soprattutto allungato la vita delle lampade a 30-40.000 ore con un innegabile risparmio sulle ore di manutenzione: un museo deve riuscire a ottimizzare le risorse e se si risparmia in alcuni ambiti si riuscirà a investire in altri settori.
Se poi parliamo di risorse in senso ampio, nel giardino medievale, aperto nel 2010, è stata collocata una cisterna da 15.000 litri in cui vengono convogliate l’acqua piovana e quella potabile delle fontane che vengono utilizzate nell’irrigazione programmata delle piante”.
Ovviamente, come ogni anno, l’invito è più che altro una provocazione: un comportamento energetico-sostenbile dovrebbe essere, in realtà, una prassi quotidiana, di tutti i giorni. Eliminare gli sprechi, i consumi superflui, oltre a costare meno alla collettività, rappresenta un passo in avanti verso la tutela dell’ambiente.