Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera che riporta il tema Beppe Fenoglio, il suo centenario, i fatti di cronaca e la visita del Presidente Sergio Mattarella ad Alba.
“caro Direttore,
il suo Giornale ha recentemente ospitato, dedicandovi viva attenzione che rende onore alla sua testata, una nostra lettera-appello in cui manifestavamo sorpresa e rammarico per la plateale inadeguatezza delle manifestazioni che sono state dedicate nella sua città natale -Alba- nell’anno in corso , allo scrittore Beppe Fenoglio ed al centenario della sua nascita. Raccomandavamo e ci auguravamo un colpo d’ala nella seconda parte dell’anno per rimediare e rilanciare eventi e iniziative per sottolineare e rimarcare il giusto peso dello scrittore albese nella letteratura del nostro paese..
Sarebbe stato meglio che il nostro appello fosse caduto nel vuoto e nulla più si fosse tentato perchè gli ultimi casi ci rendono increduli e attoniti.
Le cronache e i giornali hanno riportato resoconti della domenica 9 us , una giornata carnevalesca dove si e’ miscelato Fenoglio, i tartufi e il ministro Coppino buonanima in un’affrettata visita del Presidente Mattarella, dove hanno trovato posto anche scolaresche, cori alpini e quant’altro, manifestando una visione della cultura quale’ è oggi quella dei nostri reggitori politici piemontesi e non solo.
Ma non è finita. ‘La Stampa‘ da’ il suo contributo, ospitando un articolo di Bruno Quaranta, che sottolinea con insistenza che la Repubblica oggi si degna di commemorare Fenoglio monarchico. Una totale baggianata, in cui l’autore, che forse non ha mai letto Fenoglio, mischia e confonde la sfera narrativa legata ad un mondo contadino della prima metà del secolo con la personalità dello scrittore che mai fu monarchico nell’espressione personale.
Per fortuna, caro direttore, che ci si è messo Baricco che in una conferenza magistrale che ha avuto un’eco molto ampia sia in diretta che sui media e ha saputo tratteggiare e ridare allo scrittore quanto si merita nel panorama locale e nazionale.
Pino Bonino
Questa la lettera, a cui desideriamo aggiungere per completezza il video della lezione (imperdibile) che Alessandro Baricco ha tenuto durante il Festivaletteratura di Mantova citata sopra, unita alle parole con cui lo scrittore ha aperto il suo intervento su Beppe Fenoglio.
“Siamo nel centenario della nascita di Fenoglio, ma non sembra che se ne siano accorti in molti. Perfino in un anno speciale come questo, la figura dello scrittore piemontese tende a rimanere in secondo piano, come trattenuta da un destino che da sempre la mantiene in un’elegante penombra. Non è che una lezione possa cambiare molto le cose: ma mi andava comunque di annotare almeno una volta, e in una circostanza importante, alcune cose che fanno della sua letteratura un’esperienza memorabile. Nella convinzione che lui sia stato, in un modo tutto suo, un grande, se non addirittura il più grande“