Abbiamo parlato con Marcello Gribaldo, presidente della Sede Usarci di Torino, della situazione degli Agenti di Commercio in Piemonte e del decreto Cura Italia.
Signor Gribaldo, come stanno vivendo gli Agenti di Commercio questi giorni di emergenza?
Diciamo che in questo momento la maggior parte della mia Categoria è ferma a casa. Il nostro lavoro attualmente non si riesce a svolgere se non in smart working e in collegamento con le mandanti. Non riusciamo ad andare dai nostri clienti. Una situazione abbastanza drammatica.
Quali sono i settori più colpiti?
Il settore industriale sicuramente. Ma anche quello tessile, l’abbigliamento e tutto il comparto Horeca… Faccio prima a dire quelli meno colpiti, sono tutti in una situazione davvero difficile. Gli unici che riescono ancora a operare sono gli informatori farmaceutici e i rappresentanti dei beni di prima necessità.
In generale pensa che il decreto Cura Italia servirà a rilanciare l’economia italiana?
A mio parere è un decreto molto complicato e articolato. Mancano ancora i decreti attuativi e c’è molta confusione. Sarebbe stato meglio avere poche linee chiare e comprensibili a tutti. Oltretutto adesso è anche difficile avere una consulenza! Vedo tanti aiuti a pioggia dati in maniera disordinata. Le misure non sono sufficienti ma del resto è una situazione talmente grave…
Quali sarebbero a suo giudizio i provvedimenti più adeguati per gli Agenti di Commercio?
Non c’è chiarezza se e quali indennizzi riceveranno gli Agenti di Commercio. Per ora ci sono solo alcune dichiarazioni ma bisogna aspettare le norme attuative. Riguardo ai 600 euro in certi settori non bastano neanche per la benzina per quanti chilometri si fanno in auto. Pur essendo un aiuto sarebbero una goccia nell’oceano.
Come si sta muovendo l’Usarci?
Dalle informazioni in mio possesso Usarci sta facendo pressioni in Enasarco per capire quali strade sono percorribili per dare un sostegno agli Agenti di Commercio. Con il Governo stiamo dialogando per dare voce ai nostri colleghi, anche se in questo momento tutte le categorie chiedono aiuti perché questa emergenza colpisce tutti.”
Secondo lei quali provvedimenti possono rilanciare la Categoria una volta finita l’emergenza?
Dare alla gente la possibilità di lavorare in tranquillità. Anziché un indennizzo una tantum, ammesso che l’emergenza finisca con marzo, adottiamo delle misure strutturali creino le condizioni nei prossimi mesi di rialzarsi e ripartire. Misure come l’opportunità di scaricare al 100% i costi dell’auto e di introdurre delle scontistiche dedicate per il carburante visto che gli Agenti percorrono in media 75mila chilometri l’anno.
Si potrebbe congelare la pressione fiscale per un tot di anni e poi semplificare norme e leggi. Non è possibile perdere 10 giorni per capire se uno ha diritto o no ad avere l’indennizzo di 600 euro. Infine, un’altra opzione potrebbe essere un blocco allo scioglimento dei mandati così com’è stato fatto per i licenziamenti.”
Usarci, insieme ai sindacati di Categoria Fisascat Cisl, Ugl e Simedia ha promosso un Osservatorio per monitorare la situazione del settore e raccogliere proposte da sottoporre al Governo.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito dell’Osservatorio.
Usarci ha realizzato un breve e significativo video intitolato Dalla parte degli Agenti.
Parallelamente è sttao costituito un Osservatorio per studiare e quantificare l’impatto della crisi sanitaria sulla Categoria.
http://osservatorioagentidicommercio.it/