Lunedì 1 dicembre si sono accese le luci sul palco di Torino. Anzi, si sono accesi i lampioni. Perché a prendere il via è il Festival Internazionale del Teatro di Strada, giunto quest’anno alla sua tredicesima edizione.
Più di mille artisti, entusiasmo e desiderio di stupire a fare da padroni in un evento che abbraccia la città da piazza Castello fino al Centro Cecchi, vero polo magnetico della manifestazione. Soprattutto, tanto cuore e una passione palpabile e contagiosa, che a volte sembra venir meno nei grandi teatri, talvolta non così accessibili a tutti. La strada, invece, lo è. E’ parte della vita di ciascuno di noi, trasuda storie e punta dritto al cuore.
Così come Fatmir Mura, artista albanese di nascita ma da undici anni residente in Italia, a Firenze. “Amo rendere speciali le cose semplici.” è solito dichiarare nelle interviste. E nei suoi occhi e nelle sue mani, mentre balzano veloci durante le esibizioni, è facile perdersi. Fatmir è un artista a 360 gradi, ma a Torino si esibirà in spettacoli con le bolle di sapone (è parte dell’evento anche il Primo Raduno dei Bollisti) e, soprattutto, domenica sera, nella sand art.
La sand art è una forma d’arte sicuramente interessante, sviluppatasi nell’ultimo decennio. Consiste nel disegnare con la sabbia, usando le immagini in continua variazione per suscitare emozioni e raccontare storie. Gli spettacoli sono un’esperienza suggestiva e commovente, trascina gli spettatori in un’atmosfera magica, pare andare al di là del tempo e dello spazio. Le immagini sembrano prendere vita e giocare con le mani del disegnatore, la musica di sottofondo accompagna la narrazione e stimola la fantasia.
Durante le esibizioni di Fatmir, le parole diventano realmente ciò che sono, granelli di sabbia. Ed improvvisamente risulta più chiaro come esse possano essere tirate negli occhi, per confondere chi legge o ascolta, come capita in una società in cui a parlare sono sicuramente in troppi con pochi argomenti . Ma è anche evidente come le parole, o la sabbia, se trattata con cura e rispetto costruisca storie meravigliose, susciti emozioni che colpiscono sulla pelle e ci accompagnino fino rivedere sé stessi, magari con occhi diversi.
Luca Lovisolo
https://www.youtube.com/watch?v=wVFEGXmgdx8#t=42