E FU SERA E FU MATTINA arriva al MULTISALA REPOSI! Dal 13 marzo 2014 il film prodotto “interamente dal basso” con un budget di 150.000 Euro è stato girato in crowdfunding e crowd equity.
Emanuele Caruso, il quale ha deciso di dar vita ad un film con un budget molto limitato, si è affidato a quel fenomeno che da tempo sta regalando grandi soddisfazioni ad artisti di qualunque genere, ovvero il crowdfunding riuscendo a ricavare ben 150.000 euro.
Il film di questo ragazzo si chiama ‘E fu sera e fu mattina’, un piccolo capolavoro girato dal regista di Alba in provincia di Cuneo.
Produzionidalbasso è questa la piattaforma di crowdfunding che ha presentato e raccolto le quote per la realizzazione del progetto.
Come si distribuisce un film indipendente? con l’aiuto di chi crede nei sogni e nelle nuove opportunità come il crowdfunding e i social network. Oppure con l’aiuto della gente che in ufficio attacca bigliettini come questo!
Se vuoi saperne di più, visita la il loro sito web!
I biglietti li trovate qui: http://www.multisalareposi.it/schede/scheda_film.aspx?film=efuseraefumattina
La trame del film
Giorni nostri. Colline di Langa. Sera. Ad Avila, un tranquillo paesino di 2.000 anime che regna in cima a una verde collina, si sta festeggiando in piazza, come ogni anno, la festa di Sant’Eurosia, patrona dei frutti della terra. Il sindaco Nicola e il parroco Francesco (che vuole essere chiamato senza “Don”, perchè “Don” è solo Dio) danno dal palco il tanto atteso “via” all’inizio della festa e le tante persone sedute ai tavoli iniziano finalmente a mangiare. Sceso in piazza, Francesco saluta con alcune strette di mano e qualche buona parola le tante persone che gli si parano davanti e si dirige velocemente al bar del paese, colmo di gente come raramente capita, per incontrare Luisa, cameriera del bar e amica vera, la quale ha bisogno di parlargli. Ma al bar del paese è successo qualcosa. Un evento eccezionale, di quelli che ad Avila non sono abituati a vedere spesso. Gli occhi delle persone sono puntati sulla televisione del bar e paiono non volersi staccare per nessun motivo. E quando Francesco arriva sul posto, la gente è già nel panico. Arturo, il papà di Luisa, esce di corsa e agitato inizia a farneticare qualcosa a Francesco: “il sole” – “la benzina”. La gente impaurita si allontana sempre più dal bar. La vita e la quotidianità delle 2.000 anime di Avila verrà letteralmente sconvolta e messa in discussione, obbligando ciascun singolo a cambiare e ridimensionare la propria esistenza. Nel bene e nel male.