Prende il via il ciclo di riscoperta dei grandi maestri dell’ Accademia Albertina. Dal 15 giugno al 4 Settembre si aprirà con le opere di Andrea Gastaldi, Le Opere e i Giorni.

Ricerca assoluta della bellezza e dell’armonia, ricerca di un arte spesso naturalistica, tutto questo si può ammirare nella mostra su Andrea Gastaldi, Le Opere e i Giorni, curata da Giovanni Cordero. La sezione ospitata nella Pinacoteca Albertina evidenza l’internazionalità del Maestro, e l’impronta cosmopolita che ha saputo imprimere, lui stesso e tramite i suoi allievi, nei nuovi stili estetici, prima romantici poi realisti, che venivano ad affermarsi in tutta Europa . Nella pinacoteca saranno esposti al pubblico soggetti a contenuto etico – religioso e le grandi tele di ispirazione storico- letteraria che, con interpretazione neoromantica, hanno esaltato le virtù civiche e morali delle epoche passate.

Pietro Micca che accende le polveri

Andrea Gastaldi, autoritratto

Andrea Gastaldi fu uno dei pionieri, infatti , delle nuove esigenze pittoriche e artistiche che nacquero in seno alla città sabauda. Nato a Torino nel 1826, si spostò a Roma, a Firenze e, per sei anni , a Parigi, prima di rientrare a Torino per diventare insegnante dell’ Accademia Albertina, formando giganti della pittura italiana, artisti  della levatura di Luigi Morgari e Angelo Pascal. Tra alcune delle sue più celebri opere non si può non menzionare il celebre dipinto raffigurante Pietro Micca che da fuoco alle polveri,  gli affreschi della chiesa di San Massimo a Torino, il Prigioniero di Chillon, basato su una poesia di  Lord Byron, o Atala, basato su una novella di François-Renè de Chateaubriand.

Atala, opera basata sulla novella di François-Renè de Chateaubriand.

La mostra è organizzata dalla Accademia Albertina di belle arti di Torino, e dalla Fondazione Accorsi – Ometto, con il patrocinio della regione Piemonte e della Città di Torino, e con la copertura assicurativa di Reale Mutua