Intervista a Renzo Sicco di Assemblea Teatro e ideatore dell’iniziativa.
“Non sempre abbiamo voglia di stare dove stiamo
e non c’è niente come le storie, che ci porti lontano”
Paola Mastracola
La narrazione è una formula usata da sempre, nelle diverse culture, per diffondere messaggi, creare legami, comunicare. Proposta in ambito ospedaliero può aiutare i pazienti nel loro percorso di paura, speranza, accettazione; può diventare un momento ricco di significato che dà conforto ai pazienti e amplia le prospettive di chi racconta.
Da questi presupposti nasce il ciclo di letture in ospedale, proposte da Assemblea Teatro e dalla direzione sanitaria del San Luigi, una proposta sperimentale che potrebbe allargarsi ad altre situazioni di cura.
Narrare una storia a chi affronta una degenza ospedaliera – afferma Renzo Sicco regista di Assemblea Teatro- è come offrire una boccata d’ossigeno, un riparo dalle turbolenze dei pensieri tristi, un aiuto a sentirsi meno soli.
Come è nata l’iniziativa?
Dopo una mia degenza all’Ospedale San Luigi e dopo aver cercato un conforto nella piccola biblioteca dello stesso, ho immaginato e proposto un percorso di letture che potesse aiutare i degenti in un loro momento difficile, facendoli sentire meno soli. Ho interpellato alcuni amici scrittori, come Erri de Luca, Luis Sepulveda, Gabriele Romagnoli e Paola Mastrocola, che hanno subito accettato l’idea di far leggere i loro testi in ospedale dai nostri attori. L’idea è stata accolta molto bene anche dallo staff medico, dagli psicologi e dal personale sanitario.”
Un intervento in un luogo di cura richiede una sensibilità particolare agli attori interpellati per narrare.
Certo si entra in un luogo di cura e di dolore e questo richiede un’attenzione particolare alla situazione del degente che incontriamo in un piccolo spazio, nella sua camera o in una saletta riunioni, cercando di creare con lui-lei un rapporto diretto, speciale. Abbiamo varie proposte di lettura e una duttilità d’offerta che tiene conto delle condizioni di ogni singolo malato: se percepiamo stanchezza del pazienti, o difficoltà a concentrarsi, proponiamo racconti brevi e più leggeri.
Avevate già proposto letture in ospedale?
“Abbiamo usato la narrazione in corsia con bambini ricoverati in reparto oncologico: in particolare s’è impegnata la nostra Cristiana Voglino, che aveva un figlia ricoverata nello stesso reparto, e dall’esperienza è nato anche un libro che raccoglieva le idee, i disegni, le frasi dei bambini proposte in un racconto dal titolo ‘Aiutami a non avere paura’ che era una frase detta da un piccolo degente.”
La malattia fa soffrire e spaventa ma, in certe situazioni almeno, può gettare una luce nuova su alcuno aspetti dell’esistenza…
“La malattia è un passaggio problematico che però può insegnare molto: per me è stata uno shock molto forte, non perché la ritenessi un tabù e non l’avessi contemplata, ma certamente viverla in prima persona è molto diverso; in questo caso si può andare incontro ad un ko tecnico dal quale poi si cerca di rialzarsi, ognuno con i suoi tempi.
Il fattore tempo nel periodo di malattia, è molto variabile, ogni paziente ha i suoi tempi di ripresa e bisogna rispettarli, bisogna lasciare che il malato raccolga i suoi pensieri, e riorganizzi le sue risorse, senza forzature. Un concetto fondamentale che i parenti, a volte, tendono a sottovalutare.”
Le reazioni alla malattia infatti possono essere influenzate dal comportamento di famigliari e amici.
Durante il percorso della malattia si affrontano paura, dolore, turbamento, e le reazioni a queste emozioni possono essere molto diverse, persino contrastanti. Parenti e amici a volte possono, del tutto involontariamente, aumentare l’ansia perché non sempre riescono ad accettare i tempi e le reazioni dei pazienti.
La comunicazione gioca un ruolo importante
Certo, soprattutto nella gestione dell’ansia. E certamente è importante la fiducia verso chi ci cura: nel mio caso ho incontrato medici e personale straordinari, in grado di mettermi a mio agio il più possibile. Spesso in quei luoghi di dolore si può trovare grande umanità e grande empatia; ci sono momenti che ti rimangono impressi come l’incontro con l’infermiere che ti vede, alle 6 di mattino, dopo una notte di turbamento, e ti accoglie con un grande sorriso, ti fa sentire ‘curato’ e accolto.
Quale libro consiglierebbe in particolare tra quelli proposti nel percorso al San Luigi?
Mi viene subito in mente Patagonia Express di Sepulveda, un libro di riflessioni, racconti, leggende, raccolte durante i suoi viaggi in Patagonia e nel sud del Mondo. Un viaggio particolarmente interessante in questo caso perché quando si è rinchiusi forzatamente il desiderio è d’allontanarsi, evadere, almeno con la fantasia. Oppure ‘Il peso della farfalla’ di Erri de Luca un testo breve ma potente, nato dopo una malattia dell’attore, che fa riflettere sul rapporto tra uomo e natura, sull’etica, sul significato della vita. Un testo che tocca corde molto profonde.
Giuseppe de Paoli
CALENDARIO LETTURE
I mercoledì di Marzo
• 07 marzo: Elefanti in fuga, di Paola Mastrocola.
Con Cristiana Voglino.
• 14 marzo: Le interviste impossibili, AAVV.
Con Mattia Mariani e Silvia Nati.
• 21 marzo: La gabbianella e il gatto, di Luis Sepùlveda.
Con Cristiana Voglino.
• 28 marzo: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, di Luis Sepùlveda.
Con Lino Spadaro e Stefano Cavanna
I giovedì di Aprile
• 05 aprile: Il peso della farfalla, di Erri De Luca.
Con Angelo Scarafiotti e Stefano Cavanna
• 12 aprile: Patagonia express, di Luis Sepùlveda e Laura Pariani.
Con Alberto Barbi e Chiara Tessiore
• 19 aprile: La bambina che raccontava i film, di Hernán Rivera Letelier.
Con Chiara Tessiore
• 26 aprile: L’inafferrabile, di Gian Paolo Ormezzano e Pino Capucci.
Con Angelo Scarafiotti
I mercoledì e i giovedì di Maggio
•09 maggio: Di niente, del mare, di Paolo Taggi.
Con Angelo Scarafiotti
• 16 maggio: Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry.
Con Gisella Bein
• 23 maggio: Solo bagaglio a mano, di Gabriele Romagnoli.
Con Roberta Fornier
• 31 maggio: La Costituzione in 11 colori, di Renzo Sicco e Fabio Arrivas.
Con Chiara Tessiore e Cristiana Voglino