Riqualificare un quartiere tra i più complessi e allo stesso tempo riccamente variegati della città di Torino. Questo, e non solo, l’obiettivo di B.ART, Arte in barriera, progetto realizzato nell’ambito del programma integrato di sviluppo urbano coordinato dal Comitato Urbano che per la sua attuazione ha incaricato la Fondazione Contrada Torino Onlus.
Fare di Barriera di Milano una zona accogliente, all’avanguardia, tramite l’arte pubblica, diffusa e partecipata. Tredici facciate dipinte da Francesco Giorgino, in arte Millo, giovane street artist italiano che con la sua capacità creativa ha reso lo storico quartiere torinese un zona migliore, almeno esteticamente. A dare il via al progetto è stato un bando internazionale rivolto ad artisti, designer e graphic designer, a cui è stato chiesto di cimentarsi sulla proposta di un unico concept da declinare su alcune facciate cieche messe a loro disposizione. Tra la tante opzioni, sono stati selezionati 9 frontespizi privati e 4 pubblici, che fossero rappresentativi della storia e delle caratteristiche di Barriera di Milano; sulle 84 proposte che sono arrivate, di cui 7 extraeuropee, si è confrontata una Giuria di Esperti e una Giuria del territorio, composta da 33 abitanti del quartiere, rappresentanti di associazioni e scuole. A settembre, dopo un percorso condiviso con i cittadini, Millo ha iniziato, pennello in mano, a dipingere.
«Questa è davvero una bella iniziativa – dichiara soddisfatto Simone Carretta, 25 anni, giovane abitante di Barriera che lavora nel negozio di arredamenti del padre proprio in corso Novara -, che insieme ai lavori sulla viabilità e sul recupero delle zone ex industriale aiutare a lavare via dal nostro quartiere la nomea di zona malfamata. Chi vive e lavora qui sa che Barriera, nonostante i problemi, è un territorio ricco di potenzialità. Partecipare alla Giuria del territorio è stata una bella esperienza e una soddisfazione – continua -; i cittadini hanno avuto modo di scegliere i cambiamenti del loro territorio. Di iniziative del genere dovrebbero farne molte di più, visto che di pareti spoglie è piena la città».
I could not resist commenting. Well written Priligy!