Per chi non lo sapesse Badawi è un blogger saudita, un sostenitore della libertà di pensiero e di espressione. Per ciò che scriveva è stato condannato a dieci anni di carcere, 1.000 frustate, 50 ogni venerdì dopo la preghiera ed una multa. L’accusa è quella di aver dato spazio a messaggi considerati blasfemi dalle autorità saudite sul suo sito web, un sito che promuoveva il dibattito sociale, politico e religioso .
Questo il motivo per cui il Parlamento Europeo ha deciso di dedicargli il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Andrej Dmitrievič Sacharov ricevette nel 1975 il premio Nobel per la pace e dal 1988 il Parlamento Europeo lo assegna con un cerimonia ufficiale. A ricevere il Premio è stata la moglie di Badawi Ensaf Haidar, la targa è poi stata appoggiata su una sedia volutamente vuota, lì dove avrebbe dovuto esser seduto Raif.
Il Presidente del PE ha anche chiesto l’amnistia al re Salman d’Arabia Saudita e di liberare immediatamente e incondizionatamente Raif Badawi; alle molte domande dei giornalisti Shulz ha detto che l’Unione Europea sta facendo tutto quanto è possibile, ed il Premio è un segnale molto forte.
La prima serie di frustate pubbliche, inferte nel gennaio del 2015 hanno provocato grandi proteste a livello internazionale. Attualmente si trova in carcere in isolamento, “Badawi è diventato un simbolo e un riferimento per tutti quelli che combattano per i diritti fondamentali nella regione, e oltre” ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz durante la cerimonia. “Nonostante i rischi, attraverso la sua attività di blogger ha coraggiosamente incoraggiato il pensiero libero esercitando la sua libertà di espressione e colmando un vuoto lasciato dalla mancanza di libertà di stampa nel suo paese“.
Purtroppo questo non è un evento insolito nella storia del Premio Sacharov. Fra molti altri, Aung San Suu Kyi, Premio Sacharov 1990, ha vinto il premio mentre era agli arresti domiciliari e ha ricevuto il premio di persona 23 anni più tardi.
“Raif Badawi ha avuto il coraggio di alzare la voce e dire no alle barbarie. Ecco perché lo hanno punito” ha dichiarato Ensaf Haidar, la moglie dell’attivista per i diritti umani saudita.
“I liberi pensatori arabi sono abituati a nascondere le proprie idee per riuscire ad andare avanti” ha ricordato la moglie Ensaf Haidar, citando il marito durante la cerimonia a Strasburgo. “Le idee libere e aperte sono considerate blasfeme nell’ideologia adottata dalle società arabe, in cui ogni pensiero libero è decadenza e una deviazione rispetto al vero cammino“.
Haidar ha poi ringraziato il Parlamento europeo per il premio: “Il conferimento del Premio Sacharov a Raif Badawi è momento storico. Un atto di coraggio per tutti coloro che hanno sostenuto Raif“.
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